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Cronaca Ospedaletto

Termovalorizzatore Ospedaletto, ancora diossine in esubero: chiuso

Dopo la chiusura della linea 2, stop anche all'altra linea dell'impianto: nelle prossime settimane i rifiuti saranno inviati alla discarica di Peccioli. Proseguirà senza intralci la raccolta della spazzatura

Ancora guai per il termovalorizzatore Geofor di Ospedaletto. Dopo la chiusura di una linea la scorsa settimana, è stata chiusa anche l'altra linea. Il motivo è sempre lo stesso: il superamento dell'emissione di diossine oltre i limiti previsti dalla legge. L'impianto rimarrà così chiuso e nelle prossime settimane i rifiuti saranno inviati alla discarica di Legoli, nel comune di Peccioli, gestita dalla Belvedere spa. "La verifica interna dei dati relativi alle emissioni dell'impianto di termovalorizzazione di Ospedaletto - si legge in una nota - hanno segnalato un disallineamento parziale, seppur limitato, rispetto alla norma. Per senso di responsabilità e seguendo come sempre il criterio del massimo scrupolo nel rispetto della salute dell'ambiente, dei cittadini e dei lavoratori impiegati, d'accordo con le competenti autorità, abbiamo deciso di chiudere anche la linea uno dell'impianto".

Ma i cassonetti non resteranno pieni assicura il presidente Geofor Paolo Marconcini. "Non ci sarà alcun rischio di questo tipo - afferma - perché la raccolta continuerà senza intralci e i rifiuti saranno conferiti in discarica". Resta però da capire perché si verificano i superamenti di legge nelle diossine. "Effettueremo analisi dettagliate in questa direzione - spiega Marconcini - ma non avremo fretta, perché prima di tutto conta la salute dei cittadini. Mi auguro che il termovalorizzatore, per il quale avvieremo un totale rinnovamento degli impianti, possa tornare in funzione entro un mese. Stiamo analizzando anche la mutata composizione del rifiuto in arrivo in seguito all'aumento consistente della raccolta differenziata. Arrivano infatti a Ospedaletto rifiuti sempre meno umidi e più secchi con diversa capacità comburente. Il fenomeno si sta registrando anche altrove in Italia e ciò probabilmente presuppone la modifica dei criteri di gestione".
Geofor, infine, annuncia che "saranno anticipati i lavori di manutenzione straordinaria già previsti quali il rinnovo dei filtri a manica e una prima revisione dell'impianto per monitorare tutte le fasi del processo di combustione, compreso un aumento dei carboni attivi per il contenimento delle emissioni". (fonte Ansa)

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