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Cronaca

Libri: in 'Cimettolafaccia' Costanzo Ferraro racconta il suo viaggio dentro la città

L'autore campano convive dalla nascita con una disabilità fisica e nel 1999 si è laureato in Scienze dell'Informazione presso l'ateneo pisano. Nella sua coraggiosa autobiografia racconta spazi e aneddoti della città che l'ha adottato

"Nasco asfittico, muoiono migliaia e più cellule e ho un danno permanente al sistema nervoso centrale. Nei primi due anni di vita, si pensa soltanto a un semplice ritardo motorio, finché un ortopedico spara la terribile diagnosi e la mia condanna: sono spastico".

Basterebbero queste poche righe per dare una dimensione del disagio vissuto da Costanzo Ferraro, nato nel 1971 a Piano di Sorrento e costretto a convivere, in seguito ad alcune complicanze del parto, con una disabilità fisica.

Ma la parola 'arrendersi' non fa parte del vocabolario di Costanzo, che racconta la sua storia nel libro 'Cimettolafaccia', redatto da Silvia Lavalle e pubblicato dalla casa editrice no profit Valigie Rosse per la collana Asteroidi diretta da Tiziano Camacci.

Un racconto che parte dalla sua infanzia nell'isola di Capri e arriva fino a Pisa, dove si laurea in Scienze dell'Informazione nel 1999. Durante i suoi anni di studio nella nostra città non mancano delusioni e dolori, insieme a tutte le difficoltà che può vivere uno studente disabile. Ma la straordinaria forza di volontà di Costanzo sarà in grado di superare qualsiasi ostacolo, regalandoci una prospettiva inedita. 

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