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Cronaca

Circolo Agorà: percorso sul diritto al lavoro e alla casa

Iniziativa promossa dal circolo agorà in collaborazione con Ndef Leng - Serere in Italia e il co-finanziamento della Istituzione Centro Nord Sud

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PisaToday

Mercoledì 14 marzo, presso il circolo agorà in via Bovio 48 a Pisa, prenderà il via un importante ciclo d’incontri dedicato alla Costituzione italiana, al diritto al lavoro e alla casa. L’iniziativa, promossa dal circolo in collaborazione con Ndef-Leng – Serene in Italia e cofinanziata dalla Istituzione Centro Nord Sud, è rivolta alla cittadinanza migrante che già partecipa attivamente alle attività del circolo, nel corso di italiano e nello sportello immigrati che ospitiamo. In termini generali, il percorso che proponiamo è valido per tutti i cittadini che abitano sui nostri territori. Gli incontri sono quindi aperti a tutta la cittadinanza.


Mercoledì 14 marzo (ore 21) sarà la volta del Diritto al lavoro e dell’incontro con l’avvocato Maria Iglio: "Il mio intervento cercherà di svelare quelle conoscenze basilari del diritto valide per la nostra tutela. Il primo che deve tutelare i propri interessi è il soggetto stesso, e se questo è anche un migrante, allora intervengono altri fattori di difficoltà quali la proprietà linguistica (per questo saranno presenti agli incontri dei facilitatori linguistici). L’incontro è comunque dedicato a tutta la popolazione, soprattutto alle nuove generazioni".


mercoledì 14 marzo h.21
Diritto al lavoro
incontro con l’avv. Maria Iglio

venerdì 30 marzo h.21
Diritto sindacale
incontro con Lamine Diouf

venerdì 11 maggio h.21
Diritto alla casa
incontro con l’avv. Claudio Lazzeri

venerdì 1 giugno h.21
Diritto costituzionale
incontro con l’avv. Maria Iglio

sabato 9 giugno h.20
Cena multietnica
organizzata dagli studenti del corso di italiano


Abstract sul progetto

L'educazione interculturale è condizione strutturale della società multiculturale. La mediazione fra le diverse culture di cui sono portatori i soggetti non è mai riduttiva degli apporti culturali diversi, bensì animatrice di un produttivo confronto fra differenti modelli. Pertanto l'obiettivo primario dell'educazione interculturale si delinea come promozione delle capacità di convivenza costruttiva in un tessuto culturale e sociale multiforme. Il progetto nasce dalla reale esigenza di fornire servizi e risposte concrete a gruppi, diversi per lingua, etnia, religione, stili di vita e tradizioni, presenti nello stesso spazio socio/culturale del Circolo Agorà. Questi soggetti, migranti che abitano nel territorio pisano e che partecipano alle attività del circolo, rivendicano le loro differenze e il loro desiderio di piena inclusione nella nostra comunità. Dal confronto con i rappresentanti di questi gruppi è emersa la necessità di prepararsi alla trasformazione da una dimensione assistenziale a quella promozionale e dall’accoglienza all’ospitalità come lavoratori, utenti e cittadini portatori di diritti sociali.

Sulla considerazione di queste premesse muove la motivazione del progetto che ha come finalità quella di fornire strumenti e conoscenze, in materia di diritti costituzionali, al lavoro ed alla casa, tali da catalizzare processi di integrazione di migranti, consapevoli ed informati del loro essere cittadini, con diritti, doveri e valori da condividere e vivere. Con questo percorso il Circolo Agorà intende fornire gli strumenti per una nuova cooperazione a livello locale fra soggetti diversi, sul terreno dei diritti sociali, che possono unire al di là della provenienza geografica o del colore della pelle.

Ai seminari prenderanno parte anche facilitatori linguistici, con esperienza relativa ai corsi di italiano per stranieri che hanno luogo presso il circolo, che si occuperanno di accompagnare e semplificare il passaggio delle informazioni, qualora i partecipanti manifestassero difficoltà di vocabolario. La partecipazione di queste figure è anch’essa vista nell’ottica della realizzazione di un clima di confronto con la diversità per promuovere una cultura d’integrazione unica prospettiva possibile per realizzare una cultura di pace.

Parleremo di diritti universali, di come poterli esercitare e rivendicare come migranti, lavoratori, precari, in una parola come soggetti che la crisi unisce al di là del colore della pelle. Per questo il percorso è aperto a tutta la cittadinanza, migrante e non.

 

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