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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Qualità della vita: Pisa 32ª in Italia

Migliora la posizione in classifica della provincia. Il punteggio più alto è nel 'sistema salute' per le dotazioni ospedaliere e di medici, male la sicurezza

E' un trend di miglioramento generale quello che la provincia di Pisa ha intrapreso negli ultimi anni per la qualità della vita, secondo la classifica di Italia Oggi. Il quotidiano, nel suo tradizionale appuntamento, ha piazzato per il 2018 il territorio pisano in 32ª posizione. Nel 2017 la provincia era 36ª, nel 2016 45ª. 

L'indagine è stata eseguita con l'Università la Sapienza di Roma e riguarda le macroaree Affari e lavoro, Ambiente, Criminalità, Disagio sociale, Popolazione, Servizi finanziari e scolastici, Sistema salute, con poi diverse valutazioni di dettaglio. Il punteggio complessivo delle numerose singole voci delinea la graduatoria, che vede a livello nazionale primeggiare il nord-est: il podio è composto Bolzano, Trento e Belluno. Subito sotto di loro si piazza Siena, che si conferma la migliore toscana. A balzare in avanti in Regione sono Arezzo (20ª, era 33ª nel 2017) e soprattutto Livorno, che balza dal 59° al 31° posto, proprio sopra Pisa.

Cosa funziona e cosa no

Ecco, ordinati, gli aspetti dove Pisa brilla e quelli dove invece si registra un'involuzione, fino al fanalino di coda sulla sicurezza. Il settore sanitario è trainante, contraddittoria la situazione sull'occupazione. Per quanto riguarda l'area 'Servizi finanziari e scolastici' l'accorpamento dei due settori favorisce la risalita in classifica nonostante i piazzamenti non buoni nel comparto scolastico. 

Sistema salute: seconda posizione
Pisa brilla a livello nazionale nei dati Istat e del Ministero della Salute del 2013 per quanto riguarda le dotazioni tecniche e numero di medici ed infermieri ogni mille abitanti.

Affari e lavoro: 22ª posizione (17ª nel 2017)
In questa macroarea significativa la 16ª posizione fra le province italiane per la presenza di start-up e Pmi innovative per ogni 100mila imprese. Non buona però la parte legata all'occupazione: 48ª piazza per il tasso di occupazione (17ª nel 2017), 27ª per quello di disoccupazione (22ª nel 2017).

Servizi finanziari e scolastici: 35ª posizione 
La provincia sconta un netto ritardo per quanto riguarda il sottodimensionamento delle scuole medie superiori: 105ª posizione. Ciò influisce sul numero medio di classi per 100 studenti, per quindi aule più affollate (76ª posizione). Il numero di scuole superiori ogni 100mila abitanti è quasi fanalino di coda nazionale, 109ª posizione. Valutato negativamente anche il numero ridotto degli studenti medi superiori ogni 1000 abitanti, 98ª posizione. Ad alzare la media sono i dati sulla presenza e l'uso di banche e servizi connessi, in particolare l'uso di phone banking ogni 100mila abitanti: 11ª posizione. 

Disagio sociale: 56ª posizione (25ª nel 2017)
Stazionarie molte rilevazioni, che terrebero la provincia intorno alla 30ª posizione (morti e feriti per incidenti stradali, suicidi ogni 100mila abitanti, reati sessuali contro minori). Il passo indietro si registra soprattutto sul tasso di disoccupazione per giovani dai 15 ai 24 anni: 30,91%, 58ª posizione quando nel 2017 era 28ª.

Popolazione: 64ª posizione (51ª nel 2017)
Come per il caso del disagio sociale, se il rapporto decessi/nuovi nati è pressocché invariato, a far perdere posti in classifica è un dato in particolare, in questo caso quello dei cittadini immigrati nei comuni del territorio ogni 1000 residenti: 29ª posizione, quando nel 2017 Pisa era settima.

Ambiente: 80ª posizione (64ª nel 2017)
Per quanto riguarda l'inquinamento atmosferico Pisa è 59ª per i giorni di superamento (24) della media fissata di PM10 (36ª nel 2017). L'elaborazione è su dati Istat del 2016, da leggere insieme ad altre posizioni legate alla viabilità: 30ª per aree di piste ciclabili (Istat 2013); terza per aree di zone a traffico limitato (Istat 2012); 23ª per uso del trasporto pubblico. Pisa risulta poi 67ª per il verde pubblico come provincia, sesta per il comune capoluogo. Prosegue la media inferiore al nazionale per raccolta differenziata (65ª); consumo procapite energia elettrica (62ª, ma era 101ª nel 2017); consumo procapite acqua (84ª) e soprattutto produzione rifiuti urbani (109ª).

Criminalità: 102ª posizione (96ª nel 2017)
Peggiora ancora la provincia, che prosegue nella direzione verso il fondo della classifica per i reati ogni 100mila abitanti. Si ritrova 101ª come il 2017 per traffico di stupefacenti e scippi/borseggi; 96ª per furti in abitazione (103ª nel 2017); 95ª per rapine in banche o uffici postali (93ª nel 2017); 96ª per altre rapine (94ª nel 2017). C'è anche una 96ª posizione per violenze sessuali (83ª nel 2017).

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