rotate-mobile
Cronaca Montecatini Val di Cecina

Padre e figlio uccisi a fucilate in Zimbabwe: legami con Montecatini Valdicecina

Il padre, Claudio Chiarelli, era iscritto all'Aire del Comune della Valdicecina. I due sono probabilmente stati scambiati per bracconieri

Aveva abitato a Montecatini Valdicecina Claudio Chiarelli, il 50enne ucciso insieme al figlio Massimiliano, di 20 anni, in Zimbabwe.
I due sono stati uccisi a fucilate dal personale di vigilanza di una riserva di caccia. Pare che padre e figlio stessero prendendo parte ad un'operazione contro i cacciatori di frodo nel parco di Mana Pools e che ad ucciderli siano state le stesse guardie dell'area, che li avrebbero scambiati, erronemente, proprio per i bracconieri cui stavano dando la caccia.

I fatti risalirebbero a domenica, ma la Farnesina precisa come le circostanze dell'uccisione dei due italiani nel paese africano restino ancora da chiarire. L'ambasciata italiana di Harare, la capitale, è in stretto contatto con la famiglia e con le autorità locali, che stanno indagando per capire cosa sia veramente accaduto. Claudio e Massimiliano risiedevano nello Zimbabwe da diverso tempo. Lì, il padre lavorava come guida turistica nei safari. Il 50enne era iscritto anche all'Aire (Anagrafe degli italiani residenti all'estero) del Comune di Montecatini Valdicecina. Claudio Chiarelli è stato iscritto all'anagrafe del paese del pisano fino al 2013, per poi passare appunto al registro Aire dello stesso Comune. L'uomo aveva una casa in Valdicecina.


 

Potrebbe interessarti: https://www.padovaoggi.it/cronaca/uccisi-zimbabwe-padovani-marzo-2016.html
Seguici su Facebook: https://www.facebook.com/pages/PadovaOggi/199447200092925

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Padre e figlio uccisi a fucilate in Zimbabwe: legami con Montecatini Valdicecina

PisaToday è in caricamento