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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Dimissioni di Federico Giusti, i Cobas: "Ecco le vere ragioni dell'uscita di scena"

Il sindacato accusa il dimissionario Giusti di aver usato la firma dei Cobas per comunicati pensati personalmente, al di fuori di una dimensione collettiva. L'attacco alla lotta per la casa di Sant'Ermete la goccia che ha fatto traboccare il vaso

Dopo le dimissioni di Federico Giusti che ha lasciato i Cobas, riceviamo e pubblichiamo integralmente il comunicato della Confederazione Cobas di Pisa che precisa alcuni aspetti della questione:

"Federico Giusti, fino a ieri attivamente impegnato coi Cobas, ha motivato sui mezzi di informazione locale, compresi quelli on line, l’uscita di scena dalla nostra organizzazione sindacale, in quanto, a suo parere, il progetto dei Cobas e più in generale del sindacalismo di base sarebbe fallito. Come compagne e compagni della Confederazione Cobas, non solo riteniamo attuale il progetto sindacal-politico dei Cobas, ma proprio per questo siamo impegnati, come sempre, sui fronti sindacali della scuola, della sanità, del pubblico impiego, del lavoro privato, in particolare nel settore degli appalti, dove lavoratrici e lavoratori sono esposti ai contraccolpi dei cambi di gestione, col rischio di vedere peggiorata la loro situazione retributiva per effetto della riduzione del loro orario di lavoro e di vedersi applicata la spietata legislazione del jobs act sui licenziamenti. E, in questo mondo del lavoro, siamo impegnati non solo per tutelare chi vi lavora, ma anche chi di quei servizi è utente.

Rispetto a quella uscita di scena, pensiamo che essa non sia dovuta alla presunta situazione fallimentare che i Cobas attraverserebbero, ma che questa sia un paravento, dietro cui nascondere la vera ragione delle dimissioni.
Il dimissionario non ha mai smesso di usare la firma Cobas per comunicati pensati e decisi personalmente, fuori da ogni dimensione collettiva, collegiale, organizzata, come dovrebbe e deve essere in un sindacato, in particolare in un sindacato di base, come sono i Cobas.
Ma questa pratica personale, malgrado il suo protagonista sia stato sistematicamente invitato a rinunciarvi, non è stata da lui mai abbandonata, finché ultimamente un suo comunicato firmato “Cobas Pubblico Impiego” se l’è presa con le forme di protesta di abitanti di un quartiere in lotta contro il disagio abitativo, arbitrariamente definendole “prepotenze”. Cosa che ha suscitato una critica massiccia all’interno dei Cobas e la decisione di affidare a un comunicato collettivo la rettifica doverosa per quella iniziativa non condivisa dalla maggioranza delle compagne e dei compagni della Confederazione.

Questo ha di certo fatto sentire delegittimato Giusti, spingendolo all’uscita dal nostro sindacato di base, il quale continuerà a impegnarsi nel lavoro politico-sindacale, in cui la comunicazione con la stampa d’ora in poi non competerà più a singoli suoi militanti, ma sarà affidata a una gestione collettiva e collegiale della Confederazione Cobas".

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