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Cronaca

Multe, alla Provincia entrate per 18,5 milioni di euro: quasi la metà dalla Fi-Pi-Li

Sono gli incassi derivanti dalle violazioni al codice della strada previsti, per il 2016, dall'ente di piazza Vittorio Emanuele II

Entrate per 18,5 milioni di euro, di cui quasi la metà derivanti da multe per infrazioni commesse sulla Fi-Pi-Li. E' quanto la provincia di Pisa conta di incassare nel 2016 dalle sanzioni elevate agli automobilisti che hanno violato le disposizioni del codice della strada. La previsione è contenuta in un decreto presidenziale firmato dal presidente della Provincia Marco Filippeschi alcuni giorni fa. Si tratta di una stima effettuata sulla "base della pluriennale e consolidata storicità dei dati afferenti la determinazione dei proventi contravvenzionali in materia di codice della stada".

Dei 18,5 milioni di euro previsti dalla provincia, 8 milioni sono proventi da "accantonare al fondo di svalutazione crediti". In sostanza si tratta di sanzioni che potrebbero non essere riscosse per vari motivi (difficoltà economiche del contravventore, ma anche i tanti stranieri multati in Fi-Pi-Li che non pagano la sanzione).

Sette milioni di euro derivano invece da sanzioni elevate per eccesso di velocità, di cui, 6,9 milioni sul tratto di Fi-Pi-Li di 'competenza' provinciale, e 100mila euro per sanzioni comminate su altre strade di proprietà dell'ente. Per quanto riguarda la Fi-Pi-Li è utile sottolineare che la strada è di proprietà regionale e che la Provincia è 'solo' l'organo accertatore delle infrazioni su un determinato tratto. Secondo la legge gli incassi derivanti dalle multe sono equamente suddivisi tra proprietario e accertatore: questo significa che il totale delle sanzioni comminate agli automobilisti in transito sulla Fi-Pi-Li 'pisana' è mediamente di 13,8 milioni di euro l'anno.

Due milioni di euro sono invece i proventi previsti per violazioni all’articolo 126bis (patente a punti) del nuovo Codice della Strada. Infine 1,5 milioni di euro sono "proventi contravvenzionali relativi ad incassi da parte di Equitalia Spa", in sostanza vecchi crediti che verrano riscossi quest'anno.

I proventi incassati saranno poi utilizzati, così come previsto dalla legge in materia, quasi interamente per interventi di manutenzione e messa in sicurezza delle infrastrutture stradali, oltre che al potenziamento delle attività di controllo. "Secondo la legge - spiega Michela Casarosa, funzionario dell'ufficio Entrate e concessioni della Provincia - le entrate che derivano dalla violazione dell'articolo 142 del Codice della Strada, quello che riguarda le sanzioni per eccesso di velocità, devono essere reinvestite completamente per azioni che riguardano le strade e la mobilità. Nel nostro caso i proventi riguardano in gran parte questo genere di violazioni. Solo due milioni dei 18,5 complessivi riguardano invece violazioni all'articolo 126bis: in questo caso solo 50% dell'incasso sarà reivestito sulle strade, il resto sono invece fondi 'liberi'".

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