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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Colletta alimentare, bilancio positivo: i pisani all'insegna della solidarietà

Sono oltre 81 le tonnellate di prodotti raccolti, in linea con l'edizione 2010. "Il valore di una collettività si misura anche nella sua capacità di proteggere le fasce più deboli" dice il presidente Pieroni

La crisi non ferma la solidarietà: anzi, proprio la consapevolezza delle difficoltà di molti spinge i pisani a continuare a donare. A dirlo sono i risultati della 15ª edizione, svoltasi sabato 26 novembre, della “Giornata nazionale della colletta alimentare”, promossa in tutta Italia da Banco Alimentare onlus con la collaborazione di istituzioni, enti locali e altre associazioni di solidarietà. La formula è nota: i clienti di punti vendita della grande distribuzione sono chiamati ad acquistare beni commestibili da consegnare all’uscita a volontari appositamente presenti, per essere poi distribuiti alle persone che si trovano in difficoltà. Ebbene, nella nostra realtà locale, l’operazione, organizzata come di consueto con il patrocinio di Provincia e Comune di Pisa, ha visto, alla propria conclusione, un bilancio di ben 81 tonnellate e 138 chili (fra tonno, fagioli, generi per l’infanzia e tanto altro) di prodotti raccolti: un risultato che bissa sostanzialmente quello dell’anno scorso, pari per l’esattezza a 81.763 kg. Con questa splendida conferma della propria disponibilità, la comunità pisana ha contribuito a un dato regionale di ben 717 tonnellate e a una campagna nazionale che, con le sue circa 9.600 tonnellate, fa registrare una crescita del 2% rispetto al 2010.

“Oltre che a ciascuno di quanti hanno donato parte della loro spesa, un particolare ringraziamento - dichiara il coordinatore di zona della Colletta, Tommaso Quadrini, insieme al presidente della Provincia, Andrea Pieroni - va ai responsabili dei 56 centri delle catene alimentari che hanno ospitato l’iniziativa; agli oltre 700 volontari impegnati, per lo più appartenenti a enti no profit (tra gli altri, varie sedi di Pubblica Assistenza, Misericordia e Caritas; Acli, società San Vincenzo de’ Paoli, Associazione nazionale alpini, associazioni di pensionati e invalidi, organizzazioni di volontari antincendio e gruppi religiosi di varie confessioni) e a tutti i soggetti che hanno messo a disposizione uomini e mezzi, con in testa Forze armate, Poste Italiane e Td Group”.

Già in questi giorni, attraverso le 50 organizzazioni di volontariato convenzionate con il Banco Alimentare, partirà la consegna dei beni raccolti alle famiglie in stato di bisogno (circa 1.500 i nuclei e 9milla le persone in totale), direttamente a domicilio, grazie alle indicazioni fornite dai Servizi sociali dei Comuni. “Ancora una volta i pisani - aggiunge Pieroni - hanno dato dimostrazione di grande altruismo. Sono in tanti a soffrire la particolare costrizione economica del momento: eppure essi stessi, di fronte al maggior bisogno di altri, hanno saputo compiere il gesto dell’offrire, mettendo al centro la dignità e il valore della persona. Un segnale che veramente conforta: il valore di una collettività si misura anche nella sua capacità di proteggere le fasce più deboli”.

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