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Cronaca San Rossore / Via dell'Ippodromo

Commemorazione di Stefano Meli, presidente di Alfea

Il presidente della provincia di Pisa Andrea Pieroni ricorderà all'ippodromo di San Rossore Meli, deceduto a seguito di incidente poco più di un mese fa

Sabato 28 maggio, in occasione dell’ultima giornata della stagione ippica 2010-11 all’ippodromo di San Rossore, la Provincia di Pisa commemorerà ufficialmente la figura di Stefano Meli, presidente della società Alfea, a poco più di un mese dall’incidente in cui, il 22 aprile scorso, ha perso la vita a soli 55 anni. Alle 19, il presidente dell’amministrazione di piazza Vittorio Emanuele, Andrea Pieroni, pronuncerà un messaggio in suo ricordo, alla presenza dei familiari; mentre l’assessore allo sport Salvatore Sanzo interverrà indirettamente con una videoregistrazione proiettata su maxischermo.

“La scomparsa, prematura e dolorosa, di Stefano Meli - dichiara Pieroni - ha lasciato in tutta la comunità locale un’impressione viva e intensa. Che ferisce e commuove, anzitutto, per come si è compiuta; e che poi alimenta un senso di perdita, umana e professionale, per il valore della persona. Sì, quella subita con la tragedia che ha colpito Meli è, per Pisa, una privazione grave. Con lui  è venuto a mancare un profilo manageriale di primo piano, di spessore nazionale, dotato di una capacità prospettica ampia e lungimirante. Doti con le quali ha interpretato al meglio, proseguendola e valorizzandola, la storia della società Alfea e, attraverso di essa, l’eredità della nostra tradizione ippica. Un comparto nel quale ha operato da protagonista, rappresentando, nel suo scenario, una punto di riferimento unanimemente riconosciuto e apprezzato. Con lui la stessa Provincia ha avuto un rapporto proficuo, consolidando la collaborazione con l’Alfea nell’organizzazione di corsi di formazione per figure professionali in campo ippico, che hanno dato risultati eccellenti”. 
 
"Appassionato nel lavoro - prosegue Pieroni - Meli colpiva peraltro per il garbo con il quale sapeva unire concretezza e affabilità, tenacia e sorriso, dimostrando così come impegno operativo e gentilezza non siano affatto fattori alternativi, ma anzi servano, se armonizzati, a ottenere risultati migliori. Dirigente di grande rilievo, lascia in eredità una visione, del settore ippico, ispirata al coraggio che era proprio del suo carattere: quel coraggio con cui aveva deciso di affrontare le difficoltà del comparto con idee innovative, approcciando comunque i problemi come opportunità di crescita. Onorarlo al meglio, per Pisa e per tutti coloro che hanno avuto il piacere di entrare in contatto con lui, non può significare se non dimostrarsi all’altezza di tale visione, dando seguito alle iniziative che Stefano aveva avviato”. 

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