Pisa-Foggia: minacce e offese inondano la rete, ma è solo una partita di calcio

Minacce più o meno velate, insulti, offese, toni che ben poco hanno a che fare con una semplice partita di calcio. Certo, la posta in palio è tanta, si parla della promozione in Serie B, ma questo non può essere una giustificazione per buttarla sul piano della violenza. Da due giorni la rete, social network in primis, sono diventati il covo di coloro che vorrebbero essere definiti 'tifosi', ma che in realtà tutto sono meno che supporters. Anche il nostro sito, per non parlare della nostra pagina Facebook, sono stati inondati da commenti brutti, bruttissimi, che, a fatica, abbiamo cercato di moderare e di eliminare.

Qui non si parla di colore di maglia, che sia nerazzurra o rossonera poco importa, si parla di rispetto, di sano agonismo, di ritornare agli sfottò classici che animano, da sempre, il gioco del pallone. Ma ormai dopo l'andata della finale dei play off tra Pisa e Foggia, la miccia si è accesa e per il match di ritorno i tifosi di entrambe le fazioni (non tutti grazie al cielo) sono impegnati a minacciare e a offendere, come se le squadre non esistessero più, come se lo spettacolo del campo poco gli interessasse. I foggiani che aspettano i tifosi avversari in Puglia per 'regalare' una domenica che non scorderanno, e i pisani che reagiscono, che rispondono "presente".

Non importa chi abbia iniziato: è stato superato il limite. Ora basta. Si tratta di una partita. I giocatori di Gattuso e di De Zerbi non hanno di certo bisogno di respirare questo clima ostile, questo botta e risposta tra le tifoserie che dovrebbero pensare più alle due squadre, ad incitarle, ad allestire cori e coreografie, a preparare la festa, perchè qualcuno alla fine salirà in Serie B, ma quest'aria è diventata irrespirabile e rischia solo di soffocare i festeggiamenti.