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Sicurezza sui Lungarni: ragazzine rom chiedono cibo, allontanate reagiscono con spinte e botte

L'episodio è avvenuto giovedì sera all'orario di chiusura in un locale del centro. La commessa ha invitato le due ragazze ad uscire, che hanno insistito fino a venire alle mani con la dipendente. La titolare: "Nessun pregiudizio, ma non c'è sicurezza"

La titolare di un negozio sul Lungarno racconta l'episodio accaduto nel suo locale ieri sera, all'orario di chiusura verso le 19. "Due ragazzine rom di circa 12-15 anni sono entrate ed hanno chiesto del cibo alla mia collega, che ha spiegato loro che non poteva dal loro niente. IL negozio era vuoto, così hanno pensato bene di recarsi dietro la cassa ed il bancone per prendere cibo dalla vetrina. La commessa le ha invitate ad andarsene, ma queste hanno continuato. Al rifiuto di accontentarle si sono agitate, volevano per forza aprire il plexiglass. La commessa si è infuriata, con le due che le giravano intorno, così le ha spinte fuori, ricevendo di risposta spinte e botte".

Nella concitazione del momento la donna ha riportato una piccola escoriazione al braccio. "Un graffio – afferma la titolare – ma tutti i giorni entrano persone a chiedere soldi e cibo, non solo a noi ma anche ai clienti ed in modo insistente, tanto che spesso li dobbiamo invitare ad uscire, ma non veniamo mai ascoltate. Non c'è nessun pregiudizio, non abbiamo mai buttato fuori nessuno, ma siamo a livelli preoccupanti: ho difficoltà a far fare i turni serali alle ragazze che hanno paura".

La situazione di insicurezza va avanti da tempo: "La sera è peggio perché si presentano a negozio vuoto a volte anche uomini palesemente ubriachi, e noi non sappiamo cosa fare. Se hanno un coltello ad esempio? Devo pagare qualcuno per la sicurezza? Non ho le possibilità economiche di grandi negozi per farlo. La Sepi fa pagare 'oro' per suolo pubblico, insegne e pubblicità in quella che dovrebbe essere la zona più prestigiosa della città, ma la sicurezza non è affatto allo stesso livello".

"Sono cose che succedono regolarmente – afferma la commerciante – c'è tanta stanchezza. Il 24 dicembre una donna ha cercato di rubare l'anello dalla mano di una ragazza, il negozio era pieno e si è svuotato in brevissimo tempo, con la Polizia che è arrivata dopo un ora. Ripeto, non abbiamo problemi con chi entra e chiede elemosina, o con le bottiglie di birra che troviamo la mattina, si pulisce e basta. Ma così c'è paura nel negozio e lavorare diventa difficile".

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