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Cronaca

'Concerti della Normale': presentato il programma della 51ª edizione

Ventuno serate in cui si fondono tradizione e innovazione con l'obiettivo di avvicinare il grande pubblico. Tra le novità anche l'esecuzione di alcuni concerti all'interno del Palazzo della Carovana

Far conoscere la musica d'arte anche a chi non ha mai pensato di assistere ad un concerto a teatro. E' questo l'obiettivo della 51ª edizione dei 'Concerti della Normale' che prenderà il via il prossimo 18 ottobre. Un'edizione che segna alcune novità rispetto a quelle passate: l'esecuzione di alcuni concerti da camera all'interno del Palazzo della Carrovana, sede storica della Normale di Pisa, e il concerto di Michael Nyman, protagonista indiscusso della musica d’oggi, che chiuderà la 51ª edizione della kermesse con un programma dedicato alle musiche da lui composte per il cinema (tra cui la colonna sonora di 'Lezioni di piano'), al Teatro Verdi di Pisa.

Sarà un'edizione in cui tradizione e innovazione si mescoleranno. Se la serata conclusiva vedrà l'esibizione di Nyman, la serata inaugurale, quella del 18 ottobre, sarà invece dedicata a Vivaldi e Bach con i Solisti Amsterdam Baroque Orchestra diretti da Ton Koopman. Tra questi due estremi, temporali e stilistici, altri 19 concerti con novità assolute, come alcune composizioni commissionate appositamente per la stagione concertistica della Normale (una di Matteo D’Amico, eseguita nel concerto del 31 ottobre dal Quartetto d’Archi del Teatro alla Scala, una di Mauro Montalbetti presentata dal violoncellista Enrico Dindo l’8 maggio). Musicisti appartenenti al mondo dell’improvvisazione (altra novità rispetto al passato), permetteranno agli ascoltatori di vivere un’esperienza d’ascolto unica, sia essa declinata al mondo del classicismo europeo (concerti Costantino Mastroprimiano il 20 novembre e Glauco Venier il 23 febbraio, rispettivamente al fortepiano e al piano e percussioni), che a quello della cultura musicale statunitense (il concerto di Ralph Towner alla chitarra, il 27 febbraio).

"Il ventaglio di proposte - ha spiegato in conferenza stampa Carlo Boccadoro, direttore artistico dei Concerti della Normale e tra i compositori più apprezzati nel panorama internazionale - passa da pagine ricche di intensa spiritualità ad altre di assoluto divertimento, in un'alternanza stilistica che attraversa molti secoli della nostra storia, dal Barocco ai giorni nostri".

Proprio per questo sono stati invitati protagonisti della scena musicale come Rinaldo Alessandrini e il suo Concerto Italiano (16 gennaio serata dedicata a Monteverdi); Maurizio Baglini e Silvia Chiesa (23 gennaio concerto dedicato a Mendelssohn, Schumann, Rachmaninov); Mahan Esfahani (28 marzo, Berio, Ligeti, Bach..); Francesco Filidei (concerto in aprile, nella cattedrale di Pisa). Altri appuntamenti saranno con la Cappella Napoletana (il 13 febbraio concerto barocco), con Moni Ovadia voce recitante del concerto del 26 marzo nella chiesa di santa Caterina con il Quartetto d’archi di Torino. Il Sestetto Stradivari dell’Accademia di Santa Ceciclia (7 novembre, Brahms, Capogrosso,Tschaikovsky). Il cartellone prevede le consolidate collaborazioni con l’Orchestra della Toscana (19 dicembre, 13 marzo, 14 maggio); il Coro Vincenzo Galilei (19 novembre insieme all’Ensemble Nuovo Contrappunto e 10 giugno); il pianista newyorkese Jeffrey Swann e i suoi seminari musicali (3 maggio su Claude Debussy).

"In questa stagione 2017/18 - hanno dichiaro Vincenzo Barone, direttore della Scuola Normale Superiore, Giuseppe Toscano, presidente della Fondazione Teatro di Pisa, e Claudio Pugelli, presidente della Fondazione Pisa - una stimolante sfida ci attende: far conoscere la musica d’arte anche a chi non ha mai pensato di assistere a un concerto a teatro. In questo obiettivo abbiamo trovato una perfetta
sintonia con Carlo Boccadoro, che oltre ad essere un grande artista è anche un intelligente divulgatore. Siamo sicuri che questa sua attitudine ci aiuterà nell’intento che ci siamo prefissi". "Come amministrazione - ha infine commentato l'assessore comunale alla Cultura, Andrea Ferrante - non possiamo che essere felici di vedere un programma di questo valore e che mira a coinvolgere una platea che sia la più ampia possibile".

IL PROGRAMMA DELL'EDIZIONE 2017/2018

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