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Cronaca

Condanna Logli: dopo il carcere per Antonio arriva il licenziamento del Comune

La sentenza, con l'interdizione dai pubblici uffici, è la giusta causa di interruzione del rapporto di lavoro

Antonio Logli, marito della scomparsa Roberta Ragusa, è stato riconosciuto come colpevole di omicidio volontario e distruzione di cadavere al termine del processo che si è chiuso lo scorso 10 luglio con l'ultimo atto in Cassazione. La sera stessa i Carabinieri lo hanno prelevato dal B&B a Pisa, in cui ha atteso il verdetto, per portarlo nel carcere delle Sughere a Livorno dove ha cominciato a scontare la sua condanna a 20 anni di reclusione. E' stato quindi trasferito definitivamente nel carcere di Massa. 

Una pena accessoria è stata l'interdizione dai pubblici uffici. Come recita infatti l'articolo 29 del Codice Penale, la previsione scatta nel caso in cui si venga condannati "per un tempo non inferiore a cinque anni". Un atto dovuto, che comporta il licenziamento di Logli dal suo impiego al Comune di San Giuliano Terme, luogo di lavoro nel quale era rientrato a gennaio 2018 dopo aver vinto un ricorso proprio contro l'ente pubblico. Nel 2018 a carico di Logli era stato avviato un procedimento disciplinare, riferito sempre al caso Ragusa. L'amministrazione comunale aveva sospeso l'azione fino alla conclusione del fronte penale. Dopo il rigetto del ricorso in Cassazione la sentenza è divenuta definitiva e con essa è proceduta la pratica fino all'interruzione del rapporto di lavoro. 

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