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Cronaca Pontedera / Viale Rinaldo Piaggio

Piaggio, contratti di solidarietà anche per le due ruote: mille esuberi

Nell'ultimo incontro con i vertici dell'azienda della Vespa, secondo quanto riporta la Fiom-Cgil, sarebbe stata annunciata la decisione di prendere il drammatico provvedimento che coinvolgerebbe molti lavoratori. I sindacati chiedono chiarezza

Contratti di solidarietà anche per le meccaniche e le 2 ruote, dopo l'accordo di febbraio che riguardava veicoli commerciali ed impiegati. E' quanto ha richiesto l'azienda Piaggio nell'ultimo incontro con i sindacati dello scorso 17 dicembre. Secondo quanto riporta la Fiom Cgil si parlerebbe di circa mille esuberi. Nell'accordo del febbraio scorso, che riguardava come già detto i veicoli commerciali e gli impiegati, gli esuberi per i quali era stata aperta una procedura di mobilità, chiusa poi grazie all'accordo sui contratti di solidarietà, erano 469.

La Fiom di fronte ad un atto del genere dichiara che non esclude di firmare i contratti di solidarietà, ma contemporaneamente ritiene indispensabile discutere seriamente di cosa significa questa dichiarazione di crisi tale da dover ricorrere allo strumento dei contratti di solidarietà.
"Prendiamo atto che la Piaggio smentisce nei fatti quanto detto dal proprio Presidente il 16 ottobre u.s. il quale aveva rilasciato dichiarazioni rassicuranti per lo stabilimento di Pontedera, salvo poi mettere nero su bianco una richiesta di estensione a tutto lo stabilimento dei contratti di solidarietà - affermano dal sindacato -
a questo punto però è necessario fare chiarezza, non è permesso a nessuno giocare con il futuro dei lavoratori;  bisogna che l'azienda dica chiaramente quali sono gli strumenti che intende porre in essere, quali iniziative produttive in termine di prodotti, di sviluppo e commerciali intende mettere in atto per riassorbire un numero così alto di esuberi".

"Tanto per fare un esempio - proseguono dalla Cgil - non crediamo sia ancora accettabile che oltre il 17% del totale dei motori prodotti vengano importati dalla Cina o da altri paesi e contemporaneamente si dichiari un numero così alto di esuberi a Pontedera. Come Fiom a fronte di una crisi di tale portata non escludiamo di firmare i contratti di solidarietà perché per noi il primo obiettivo è tutelare i lavoratori, ma chiediamo fin da subito una convocazione dell'unità di crisi presso il ministero dello sviluppo economico. Pensiamo che la crisi della Piaggio non sia un problema solo della Fiom ed in tal senso rivolgiamo un appello alle Istituzioni locali e Regionale ed a tutte le forze politiche - concludono dal sindacato - perché si attivino per evitare che un altro tassello fondamentale della Regione rischi la sparizione".

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