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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca San Rossore

Parco, lotta a spaccio, rifiuti e prostituzione: controlli nell'area protetta

Il prefetto Visconti ha raccolto le preoccupazioni espresse dall'Ente che nei mesi scorsi era stato al centro di due servizi di Striscia la Notizia per il degrado presente sul territorio. I controlli saranno ripetuti

Blitz nell’area protetta del Parco di San Rossore Migliarino Massaciuccoli, soprattutto nella zona di Coltano, interessata da spaccio e abbandono di rifiuti, e in quella della Bufalina, con l’obiettivo di prevenire e contrastare in particolare spaccio e prostituzione. I controlli derivano dalla preoccupazione espressa dall'Ente Parco alle Prefetture di Pisa e Lucca nel mese di novembre per i fenomeni di abbandono di rifiuti e degrado. Così, in una recente riunione del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica, il prefetto pisano Attilio Visconti ha risposto alle richieste, prevedendo controlli col coordinamento della Questura e la collaborazione delle forze dell’ordine e del Corpo di vigilanza dell’Ente Parco.

"Il presidente e il direttore dell’Ente Parco - si legge in una nota - esprimono così soddisfazione per la tempestività di tali interventi e ringraziano il prefetto di Pisa, la Questura e le altre forze dell’ordine coinvolte per aver fatto proprie, con azioni concrete, le preoccupazioni manifestate". "In questi anni - sottolineano dall'Ente Parco - l’attenzione della Presidenza e della Direzione sui temi dell’ordine pubblico, della sicurezza, dell’abbandono dei rifiuti e dell’abusivismo è sempre stata alta, seppure su questi temi l’Ente abbia poche competenze e, su alcuni in particolare, nessuna, con conseguenti limitate possibilità di intervento diretto".
Il vasto e complesso territorio dell’area protetta regionale, che abbraccia le province di Pisa e Lucca e il territorio di cinque comuni, per un totale di 24.000 ettari, può fare affidamento su appena una quindicina di guardie del Parco, dotazione che in ogni caso nei prossimi anni non può essere ampliata, a causa degli esistenti vincoli per il contenimento della spesa pubblica) spesso impegnate in altre missioni prioritarie come l’antincendio, il controllo della fauna selvatica, la lotta al bracconaggio e spesso impiegate in altre attività e indagini in qualità di organi di polizia giudiziaria a disposizione dei magistrati.
"Ciononostante - sottolineano ancora dal Parco - ogni volta che, in seguito a pattugliamenti, sopralluoghi o segnalazioni da parte dei cittadini o delle associazioni maggiormente presenti sul territorio, il Corpo di vigilanza dell’Ente Parco rileva situazioni di illegalità, vengono aperti fascicoli che in alcuni casi finiscono poi per essere trasmessi alle competenti Procure territoriali".

È ad esempio il caso di ciò che avvenuto al campo rom di Torre del Lago, dove ad agosto 2014 le Guardie del Parco avevano riscontrato un insediamento abitativo illecito di 20 roulottes e una grave situazione di inquinamento ambientale: dopo la denuncia in Procura da parte della vigilanza dell’Ente Parco a ottobre 2014, era stata poi condotta un’operazione di sgombero da parte di Comune e Questura a marzo 2015, e un intervento di pulizia effettuata dalla SEA. Altre situazioni di insediamenti abusivi, accertate più di recente nell’area sud delle Carbonaie e in località Frassetti, erano state anch’esse segnalate agli organi giudiziari prima della trasmissione di Striscia La Notizia dello scorso 8 gennaio.
Stesso discorso vale anche per altre zone, come la parte nord dell’ex discarica delle Carbonaie e l’area 'Lorenzetto', dove le notizie di reato presentate in Procura riguardano situazioni di insediamenti abusivi, mentre in altri casi come la parte sud delle Carbonaie e l’area agricola confinante con l’ex discarica sono state denunciate discariche abusive.
Decine, solo nel 2014 e nel 2015, le richieste di intervento ai Comuni per la rimozione di rifiuti: ad esempio, nell’area oggetto della stessa trasmissione televisiva andata in onda il 10 novembre 2015, le Guardie del Parco avevano giù effettuato 14 segnalazioni al Comune di Vecchiano (8 nel 2014 e 6 nel 2015). 38 sono invece quelle inviate, nello stesso biennio, al Comune di Pisa e 18 quelle al Comune di Viareggio.

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