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Cronaca

Società della Salute: un convegno sul 'Progetto sessualità e disabilità'

Giovedì 21 aprile la giornata aperta alla cittadinanza sul percorso triennale della Società della Salute con famiglie e operatori dei Centri diurni

'Vicino a … Famiglie, operatori, ragazzi'. E’ questo il titolo della giornata di studio organizzata dalla Società della Salute della zona pisana e dal Dipartimento di Medicina Clinica Sperimentale dell’Università di Pisa per raccontare i risultati dell’omonimo progetto di sostegno, durato tre anni e rivolto a familiari di persone affette da una disabilità intellettiva e operatori dei Centri diurni per disabili. L’iniziativa, aperta agli interessati, si terrà giovedì 21 aprile dalle 8,30 alle 13,30 presso l’Auditorium 'Marie Curie' della sede Estar (via Cocchi 7, Ospedaletto, Pisa). La giornata si aprirà con i saluti della presidente della Società della Salute, Sandra Capuzzi, e del direttore del dipartimento di Medicina e clinica sperimentale Mario Petrini. Seguiranno gli interventi dei responsabili del Progetto nella Sds, Miriam Celoni e Luca Nannipieri, del professor Ciro Basile Fasolo, andrologo, e dei suoi collaboratori, i dottori Paolo Mirri, Flavio Pizzi e Nicola Marovelli, che avvieranno una riflessione sulle principali tematiche emerse dal gruppo di lavoro con operatori e familiari. Seguirà una tavola rotonda con relatori, genitori e operatori. La giornata si chiuderà con un dialogo aperto al pubblico dedicato ai progetti futuri.

'Vicino a…' è un progetto nato nel 2013 proprio da un’idea del professor Basile Fasolo: inizialmente era rivolto agli operatori dei centri diurni e finalizzato all’acquisizione di strumenti e strategie volte a gestire la sessualità e l’affettività nel disabile. Successivamente si è consolidato, diventando un vero e proprio gruppo di sostegno per le famiglie di ragazzi disabili, in cui sono state esplorate diverse tematiche: la sessualità, la genitorialità, il momento della scoperta della disabilità del figlio, l’accettazione, i ruoli genitoriali, il futuro, i fratelli sani.

“Si è trattato di un percorso per certi versi pioneristico - spiega il professor Ciro Basile Fasolo - che ha assunto nel tempo varie forme e si è strutturato prima in un’ottica di formazione, poi di sostegno nei confronti di chi vive con le persone disabili e le accompagna nella crescita, siano essi familiari, operatori e chiunque ne condivida l’esperienza quotidiana”.

Nel 2015 sono state circa 20 le famiglie che hanno partecipato, in media una volta al mese, agli incontri del progetto, nato da una convenzione tra Sds pisana e il Dipartimento di Medicina Clinica Sperimentale dell’Università di Pisa.

“Siamo molto soddisfatti di aver sostenuto questa esperienza - spiega la presidente della Sds pisana Sandra Capuzzi - che ha lo scopo da una parte di aiutare le famiglie ad affrontare i nodi esistenziali legati alla presenza di un disabile in casa, dall’altra di favorire l’integrazione della persona disabile spingendola a crearsi una realtà al di fuori del sistema famiglia”.

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