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Cronaca Buti

Buti, Castel Tonini: convenzione con l'Università per studiare la ristrutturazione

Promosse attività di ricerca, di studio e di sperimentazione sull'edificio storico

Simbolo identitario di Buti, con la sua mole alta e massiccia domina l'interna valle, Castel Tonini potrà tornare ad essere fruibile per cittadini e turisti. E' quanto spera di ottenere l'amministrazione comunale, che ha annunciato oggi 28 marzo la partenza di un "nuovo percorso per costruire un progetto di qualità per il suo recupero". Queste le parole del sindaco Alessio Lari per presentare la convenzione stipulata tra il Comune di Buti e il Dipartimento di Ingegneria dell'Energia, dei Sistemi, del Territorio e delle Costruzioni dell'Università di Pisa, che avvia attività di ricerca, di studio e di sperimentazione sull'edificio storico per definirne la ristrutturazione.

Il castello, di origini medievali, deve il suo nome alla famiglia che a metà del 1600, finito il periodo delle guerre, lo volle trasformare in dimora di prestigio, fino all'importante restauro nei primi del Novecento in stile neo gotico che ha portato alla creazione dell'elegante terrazza, arricchita da bifore e sormontata da una nuova merlatura, che si affaccia sulla Piazza di Buti. Nel 1981 il Comune di Buti acquistò l'edificio dalla famiglia Ferragamo, storica firma delle scarpe di lusso, e da quel momento sono succeduti vani tentativi per riqualificarlo.

Responsabile scientifico del Progetto sarà il Prof. Ing. Marco Giorgio Bevilacqua, professore associato di Disegno dell'Architettura e Metodi di Rilievo dell'Architettura all'Università di Pisa, che collaborerà con la Prof.ssa Anna De Falco, esperta in consolidamento delle Costruzioni, e la laureanda Giada Bartolini che su questo progetto farà la sua tesi di laurea. Il pool multidisciplinare costituito dell'Università sarà coadiuvato dall'architetto del Comune di Buti Katuscia Meini.

"Il Dipartimento di Ingegneria - dice Il Prof. Marco Giorgio Bevilacqua - ha tra gli obiettivi quello di consolidare il rapporto con il territorio, stipulando collaborazioni con gli enti pubblici in modo da permettere agli studenti del Dipartimento di affrontare tesi di laurea e di dottorato su progetti concreti". La convenzione, di durata biennale, prevede che possano essere attivati specifici contratti di ricerca, stage, borse di studio e di ricerca e altre forme previste dalla legge. I risultati conseguiti nell'attività di studio e ricerca, che rimangono di proprietà congiunta, saranno un primo passo importante verso la richiesta di finanziamenti ad enti pubblici e fondazioni private per la sua messa in sicurezza, riqualificazione e riuso a servizio della cittadinanza e per uno sviluppo turistico del paese".

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