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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Coronavirus, task force per controllare le attività aperte

Il prefetto Castaldo ha insediato un gruppo di lavoro per valutare le domande giunte dalle aziende in conformità con il decreto del premier Conte dello scorso 22 marzo

Specifiche direttive impartite dal prefetto di Pisa Giuseppe Castaldo per l’attuazione del decreto del Presidente del Consiglio del 22 marzo scorso e del successivo decreto del Ministero dello sviluppo economico del 25 marzo, che hanno operato lo stop di una serie di attività produttive e commerciali.

Alle Prefetture, infatti, è assegnata la valutazione sulla sussistenza delle condizioni attestate dagli operatori economici nelle comunicazioni di prosecuzione di alcune attività ulteriori rispetto a quelle già direttamente consentite dai due decreti ed individuate dai rispettivi codici ateco (di classificazione delle attività economiche).
Queste ipotesi riguardano le attività funzionali ad assicurare la continuità delle filiere delle attività autorizzate, nonché dei servizi di pubblica utilità e dei servizi essenziali, e gli impianti a ciclo produttivo continuo.

All'esito della valutazione potrà essere disposta la sospensione dell'attività stessa, laddove non si ravvisi l'effettiva legittimazione a proseguire l’attività. Una specifica autorizzazione preventiva è, invece, prevista per l'industria dell'aerospazio e della difesa, nonché per le altre attività di rilevanza strategica per l'economia nazionale.

Al fine di agevolare i controlli sulle attività, il prefetto Castaldo ha provveduto ad insediare un gruppo di lavoro congiunto tra Prefettura, Camera di Commercio, Vigili del fuoco e Forze di Polizia per l’esame delle domande pervenute. Sul sito web della Prefettura è stata da subito pubblicata la relativa modulistica. Ad oggi, sono circa 700 le istanze già arrivate in Prefettura.

“Il Gruppo di lavoro - precisa il prefetto Castaldo - si riunirà in videoconferenza più volte al giorno, valutando con la massima attenzione le domande, ai fini dell’imprescindibile esigenza di salvaguardia della salute pubblica e della continuità dei processi produttivi, nonché della garanzia dei livelli occupazionali e delle condizioni di lavoro dei dipendenti. Ho avviato sul tema una interlocuzione con le parti sociali, rappresentanti delle categorie produttive e sindacati dei lavoratori, per acquisire segnalazioni e ogni utile elemento di conoscenza. Con i soggetti esponenziali il confronto sarà costantemente rinnovato, come pure il concorso degli enti territoriali, al fine di definire i casi più complessi”.

Controlli serrati sull’osservanza dei due decreti saranno delegati alle forze dell’ordine, alle Polizie locali e ai competenti uffici per la verifica delle condizioni di sicurezza nelle aziende. Ogni diniego di prosecuzione sarà inoltre comunicato al sindaco del Comune dove ha sede lo stabilimento.

“Chiedo la collaborazione di tutti gli operatori e delle parti sociali - conclude il prefetto - nel segnalare le situazioni anomale o le fattispecie in cui emerga la carenza di presupposti o condizioni per proseguire l’attività”.

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