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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Centro Storico / Corso Italia

Strage di Firenze: la città in corteo si stringe attorno ai senegalesi

Un corteo di circa 500 persone ha attraversato il centro cittadino: tra i partecipanti, accanto alla comunità senegalese, anche il sindaco, alcuni rappresentanti politici e i sindacati

La rabbia per il gesto dello spietato killer di Firenze, che ieri ha ucciso due senegalesi e ne ha feriti tre prima di togliersi la vita, si è diffusa anche nella vicina Pisa così come in molte altre città italiane. E proprio a Pisa un corteo di 500 persone ha sfilato per le vie del centro cittadino. Una manifestazione promossa dalla comunità senegalese e che ha visto anche la partecipazione del sindaco Marco Filippeschi, accompagnato da alcuni esponenti delle giunte comunale e provinciale, di alcuni esponenti di partiti politici e dei sindacati.

La manifestazione ha pesantemente rallentato il traffico nelle principali vie di scorrimento intorno al centro storico, prima di imboccare l'area pedonale di Corso Italia per raggiungere il Comune dove si è conclusa intorno alle 17 dopo un lungo sit-in di fronte a Palazzo Gambacorti durante il quale il sindaco, Marco Filippeschi, rivolgendosi alla piazza gremita, ha detto che "la solidarietà da sola non basta, ma bisogna anche isolare e colpire chi sull'immigrazione specula e alimenta un clima di odio".
"E' sbagliato - ha aggiunto Filippeschi - strumentalizzare i cambiamenti e i problemi portati dall'immigrazione, bisogna invece governarli per creare concrete opportunità di integrazione".

Agli oltre 500 manifestanti presenti, molti dei quali senegalesi, si è rivolto anche Matar Ndjae, vicepresidente della comunità senegalese pisana, ricordando che "integrazione significa interazione e scambio reciproco" e che gli immigrati che "lasciano i loro Paesi lo fanno per cercare fortuna e si lasciano alle spalle mogli, figli, parenti e amici per venire a fare i lavori più duri e non possono essere ripagati con due pallottole sparate nel petto".

Durante il corteo i senegalesi hanno scandito ripetutamente lo slogan "basta razzismo" ed hanno esposto cartelli critici nei confronti delle istituzioni italiane accusate di non fare abbastanza per combattere la xenofobia. "Quello che è accaduto a Firenze - ha detto Gabriele Santoni, assessore provinciale alla legalità - non può e non deve essere sottovalutato. Bisogna riflettere e cominciare a colpire quelle organizzazioni che alimentano la violenza xenofoba come Casapound ed altre legate all'estrema destra". (fonte Ansa)

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