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Cronaca Centro Storico / Piazza Giuseppe Mazzini

Sciopero, 1500 persone sfilano in corteo: e la protesta diventa popolare

Dagli studenti agli ex lavoratori, dai pensionati a dipendenti pubblici e privati: una partecipazione eterogenea alla manifestazione organizzata dai sindacati contro la legge di stabilità. Hanno sfilato anche i lavoratori dei Cantieri navali

Buona la presenza al corteo organizzato questa mattina a Pisa in occasione dello sciopero indetto dai sindacati Cgil-Cisl-Uil. In circa 1500 hanno sfilato nella città della Torre per dire no alla legge di stabilità presentata dal Governo.
Studenti universitari ed ex lavoratori si sono uniti a pensionati e a dipendenti pubblici e privati: fischietti, campanacci per mucche, tante bandiere e striscioni. Quelli dei lavoratori del calzaturificio Lorbac di Castelfranco di Sotto, ''senza stipendio da 4 mesi grazie ai titolari che hanno deciso di chiudere senza ricorrere agli ammortizzatori sociali'', del consiglio di fabbrica dei Cantieri navali, dei dipendenti di Continental, Saint Gobain, Metro, Obi e dell'Inps che hanno denunciato ''lo sfascio in cui versa l'istituto''.

Il corteo ha attraversato senza disordini le principali vie del centro cittadini e si è concluso sotto la prefettura. ''Da anni - ha detto Renzo Rossi, segretario provinciale della Uil - non registravo un'adesione così popolare allo sciopero. E' il segno di un malumore crescente anche sul territorio''. E Claudio Garzotto, segretario dei metalmeccanici della Cisl, ha aggiunto: ''In provincia di Pisa solo due aziende metalmeccaniche navigano in buone acque: la Smith International di Volterra, che produce trivelle per la ricerca del petrolio, e la Dab Pumps di Bientina, che produce circolatori e pompe in linea. Tutte le altre hanno fatto ricorso ai contratti di solidarietà o alla cassa integrazione''. Nicola Marongiu della Cgil nazionale ha sollecitato nel suo intervento ''misure per diminuire le tasse sui lavoratori e sui pensionati, risorse per rivalutare le pensioni, iniziative per affrontare i nodi irrisolti nella pubblica amministrazione e dare efficienza alla spesa pubblica''. (fonte Ansa)

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