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Cronaca San Rossore

Crisi ippica, un danno per Pisa, Fontanelli: "E' una priorità"

L'onorevole del Partito Democratico Paolo Fontanelli interviene sulla fase particolarmente difficile che sta attraversando il settore ippico in Italia. La scorsa settimana protesta in Piazza dei Miracoli

"La preoccupazione per il futuro della nostra ippica e dell'attività dell'ippodromo di San Rossore deve essere sentita come un problema di tutti. Sono in ballo centinaia e centinaia di posti di lavoro, e la chiusura dell'ippodromo o la cessazione delle corse rappresenterebbe per San Rossore un danno enorme sul piano storico e ambientale". Così l'onorevole Paolo Fontanelli, candidato alla camera con il Partito Democratico, interviene sulla crisi dell'ippica in Italia, crisi nazionale che si riflette inevitabilmente anche sull'ippodromo pisano. E proprio la scorsa settimana una manifestazione di protesta è andata in scena in Piazza dei Miracoli.

"Le manifestazioni di protesta degli operatori dell'ippica sono sacrosante - prosegue Fontanelli - a Pisa, come in molte altre città italiane, sedi di ippodromi. Sono ormai almeno tre anni di difficoltà messe all'attenzione del Governo ma che non hanno trovato risposta. Il calo delle scommesse e la riduzione dei finanziamenti al settore hanno portato ad una situazione di collasso proprio perché non c'è stata la volontà di affrontare i problemi. Prima si è pensato che la soluzione era togliere di mezzo l'Unire e fare un nuovo Ente (l'Assi) per giustificare i tagli ai finanziamenti, poi si è deciso di abolire anche questo Ente e riportare le competenze in capo al Ministero dell'Agricoltura. Il tutto sotto la regia della ragioneria dello Stato e del Ministero dell'Economia. Ora scopriamo che, con la stessa regia, si mettono in discussione anche i pochi fondi stanziati per affrontare l'emergenza del settore. È evidente che si vuole affossarlo, sacrificandolo alle supreme ragioni del bilancio dello Stato".
"Eppure in Parlamento, sulla base di una serie di proposte di legge, era stato avviato un lavoro positivo per arrivare ad una seria riforma del settore - chiarisce il deputato del Pd - l'interruzione anticipata della legislatura non ha consentito purtroppo di arrivare in fondo e, per quanto ci riguarda, ripresenteremo subito dopo il voto la nostra proposta".

Fontanelli, che ritiene forse troppi 43 ippodromi in Italia ("sarebbe necessaria una selezione secondo dati certi e criteri meritocratici"), spera presto in un confronto che metta insieme tutte le forze, operatori, società e istituzioni, per far sentire le ragioni e l'urgenza di un intervento volto a salvare e riformare l'ippica italiana.
 

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