Curiosity atterra su Marte: il suo microchip è 'nato' a Pisa
Una delle componenti di Curiosity, il rover-laboratorio che è atterrato su Marte, ha preso forma anche negli stabilimenti della Sitael: azienda aerospaziale con una sede a San Piero a Grado
Una delle componenti chiave di Curiosity, il rover-laboratorio della Nasa atterrato su Marte, è anche italiana. Si tratta di un sofisticato microchip in grado di resistere alle radiazioni e alle temperature estreme del pianeta rosso, installato all'interno della stazione meteorologica di monitoraggio che registrerà i parametri ambientali (vento, umidità, temperatura), dando un prezioso contributo ai risultati della missione.
Il microchip è stato progettato e realizzato negli stabilimenti della Sitael di Modugno (Bari) e di San Pietro a Grado: l'azienda aerospaziale della holding Angelo 2, fa capo all'imprenditore Angelo Pertosa. La Siatel - riferisce una nota - è l'unica azienda italiana che ha collaborato al progetto della Nasa, già partecipando con successo a numerose missioni internazionali: attualmente è coinvolta in nei più importanti programmi spaziali.