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Cronaca

Danneggiamenti nelle scuole durante l'occupazione, gli studenti: "Condanniamo i vandalismi, siamo dispiaciuti"

Il movimento studentesco si dice assolutamente contrario agli atti vandalici che hanno colpito soprattutto il 'Pacinotti' e il 'Fascetti'. Il presidente della Provincia in visita nelle scuole

Prendono le distanze dalle devastazioni che nelle ultime ore hanno colpito in particolar modo l'Itis 'Da Vinci - Fascetti' e l'istituto 'Pacinotti' gli studenti protagonisti delle occupazioni di molte scuole di Pisa. Banchi e sedie lanciati dalle finestre nella notte al 'Pacinotti' di via Benedetto Croce dove la musica a tutto volume ha tenuto svegli i residenti fino allo sgombero. Un vero e proprio 'terremoto' sembra essere passato nella scuola colpita da vandalismi e danneggiamenti. Danni anche al 'Fascetti' dove è stato rubato un hard disk da un ufficio.

"Gli istituti che oggi, sabato 25 gennaio, hanno lasciato le chiavi delle loro scuole ai rispettivi dirigenti scolastici intendono, con questo comunicato, condannare gli atti di vandalismo accaduti nei giorni scorsi nelle scuole occupate pisane - sottolineano dalle Scuole in Rivolta -
come movimento studentesco, ci teniamo a precisare che siamo assolutamente contrari e dispiaciuti per tali dimostrazioni di devastazione: la nostra lotta non contempla comportamenti abusivi. Siamo ben consapevoli dell’importanza e del messaggio di un gesto forte come l’occupazione: un punto d’arrivo conseguente a un lungo processo di mobilitazioni in atto già da tempo, nato dalla crescente rabbia e frustrazione che noi studenti ci portiamo dietro ormai da tanto a causa del nostro sentirci alienati".

Atti vandalici all'istituto 'Pacinotti' occupato

"Purtroppo però prendiamo atto degli accadimenti e conseguentemente non possiamo trattenerci dall'esprimere il disagio che comporta vedere la propria scuola in determinate condizioni. Questo perchè la scuola è il luogo dove passiamo gran parte del nostro tempo e vorremmo tutti, studenti, professori, dirigenti e personale ATA, che non accadessero certi avvenimenti - proseguono - alla luce dei quali però gli studenti si trovano costretti a subire frasi di vergogna. Sappiate perciò, voi che ci dite di vergognarci, vergognarci e ancora vergognarci, che non è con la vergogna che questi problemi verranno risolti, ma con l'impegno, con la presa di coscienza, che nascono da un' iniziale dispiacere o vergogna, comunque la si voglia etichettare. Sappiate che sappiamo di aver peccato forse di ingenuità, o forse semplicemente abbiamo avuto un pizzico di sfortuna che ha portato una situazione difficile (ma non impossibile) da gestire, a degenerare. Condanniamo ogni tipo di vandalismo e con rammarico prendiamo atto dell'ingenza dei danni e delle difficoltà che ne seguiranno. Siamo disposti, anzi felici, di aiutare per le situazione nelle nostre scuole".

"Messo in chiaro ciò ci sentiamo anche in dovere di puntualizzare il fatto che quei professori che non fanno altro che dire 'fate schifo', 'vergogna', senza portare nessun tipo di critica 'costruttiva' per quanto lo permetta la situazione, sono proprio quegli individui che ci fanno sentire il peso della gerarchia scolastica - aggiungono le Scuole in Rivolta - non critichiamo ovviamente il fatto che ce ne sia una, ma condanniamo i comportamenti di coloro che abusano del potere che possiedono e inoltre osano affermare che hanno perso la fiducia negli studenti, che vorrebbero un dialogo. A queste persone ci rivolgiamo chiedendo critiche costruttive e non solo pareri taglienti. Nessuno è contento di una scuola danneggiata, nessuno è contento neanche dei danni che provocano determinati comportamenti mirati unicamente alla repressione di chi non ha un'autorità e per farsi sentire spesso ricorre a gesti estremi come un'occupazione".

Sul danneggiamenti interviene anche il presidente della Provincia di Pisa Massimiliano Angori che si è recato personalmente in visita ai vari istituti per constatare le situazioni di persona.
"I tecnici e il personale della Provincia sono già al lavoro per cercare di garantire l'apertura regolare delle scuole, già a partire dalla giornata di lunedì 27 gennaio. Nei prossimi giorni faremo la conta puntuale dei danni, cercando di capire a quanto ammonta per le casse del nostro Ente il ripristino delle condizioni degli istituti, per assicurare il normale svolgimento delle lezioni", annuncia il presidente Angori.

"Nella giornata odierna di sabato 25 gennaio, in particolare, mi sono recato all'istituto 'Pacinotti', devastato nella notte da vandalismi di ogni tipo - aggiunge Angori - questi gesti, questi atti sono da condannare senza se e senza ma, e non lo dico in quanto presidente dell'istituzione competente la manutenzione, ma come cittadino e anche come padre. I giovani non possono dare questi esempi, perché in loro risiede la speranza del nostro futuro. Le proteste pacifiche, le manifestazioni studentesche sono sempre state accolte, anche in questi ultimi mesi, perché comprendiamo i disagi di fare lezione e vivere in molte strutture ormai vetuste, sia da parte degli studenti che dal corpo docente. La Provincia di Pisa da parte sua cerca, con le risorse economiche e umane che ha a disposizione, in quanto Ente di secondo livello, di far fronte a tutti gli istituti cittadini e a quelli sparsi su tutto il territorio provinciale. Sappiamo che molto lavoro c'è da fare per sopperire a carenze ormai divenute strutturali: per questo, come presidente e come uffici, cerchiamo costantemente il dialogo con tutte le parti interessate".
"Gli atti della scorsa notte non rientrano però in questa filosofia, in cui ognuno cerca, coi mezzi che può, di fare la propria parte - conclude Massimiliano Angori - questo è puro e semplice disfattismo, gratuito e vandalico, che ci costringerà nei prossimi giorni a ripristinare i danni causati togliendo tempo e risorse ad altri interventi necessari e pianificati. Per cui auspichiamo che episodi del genere non si ripetano mai più, per il bene comune di tutta la collettività, che non merita questo scempio".

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