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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Corteo contro la Lega Nord, in 5 rischiano il Daspo: "Provvedimento assurdo"

A parlare uno degli 'accusati': "L'ultima volta allo stadio 2 anni fa. E' una decisione politica per intimidire chi lotta per i propri diritti". Il legale: "Dubbi sulla costituzionalità della legge". Domenica volantinaggio allo stadio

"Un provvedimento assurdo che limita le libertà di una persona solo sulla base di una segnalazione da parte della Questura, prima ancora che ci siano delle denunce e senza che sia un giudice a valutare eventuali reati". A parlare è una delle 5 persone raggiunte lo scorso 4 gennaio dall’avviso di notifica del divieto di accesso ai luoghi dove si svolgono eventi sportivi. Un provvedimento giunto in seguito alla manifestazione di piazza per protestare contro il comizio organizzato lo scorso 14 novembre dalla Lega Nord, nella quale erano avvenuti anche scontri con la Polizia. Una giornata difficile per Pisa che aveva contato anche alcuni feriti tra poliziotti e manifestanti.

Accusato di istigazione alla violenza e lancio di oggetti, sarà probabilmente punito col Daspo perché "assiduo frequentatore della Curva Nord". "In realtà sono andato allo stadio solo qualche volta - prosegue il ragazzo - l'ultima delle quali 2 anni fa. Tra le 5 persone colpite dal provvedimento ce ne è una che non ci ha nemmeno mai messo piede. La verità è che si tratta di una decisione politica con la quale la Questura vuole intimidire chi in questa città lotta ogni giorno per i propri diritti. Oggi è capitato a me, domani potrebbe capitare a un operaio che manifesta per la perdita del proprio lavoro o a tutte le persone sotto sfratto che scendono in piazza per il diritto alla casa".

I FATTI. Analizzando le immagini e i video degli scontri del 14 novembre scorso la Digos è arrivata a individuare cinque persone accusate di aver "lanciato ortaggi, oggetti metallici, pietre e petardi" contro le forze del'ordine. Di qui l'avvio della procedure per arrivare al Daspo che diventerà esecutivo dopo 3 mesi dalla notifica. Entro il 19 gennaio i destinatari potranno inoltre presentare eventuale ricorso, così come memorie e documenti. La sanzione è prevista dalla legge 146 del 17 ottobre 2014 che prevede la possibilità di vietare la partecipazione ad eventi sportivi a chi "sulla base di elementi di fatto, risulta avere tenuto, anche all'estero, una condotta, sia singola che di gruppo, (evidentemente) finalizzata alla partecipazione attiva ad episodi di violenza, di minaccia o di intimidazione, tali da porre in pericolo la sicurezza pubblica".
Si tratta della prima volta che il provvedimento viene applicato in città ed una delle prime volte che viene applicato a livello nazionale (si registra un precedente a Livorno).

CHI SONO. Si tratta di uno studente delle scuole superiori di 19 anni che abita nel quartiere di Gagno, attivo nei movimenti studenteschi e nel proprio quartiere; una donna di 50 anni, abitante del quartiere di Sant'Ermete, lavoratrice delle pulizie all'ospedale di Pisa e sempre in prima linea nelle battaglie sociale, tifosissima da sempre del Pisa; un 30enne del Cep, meccanico, impegnato nelle lotte sociali in particolare nel proprio quartiere, contro gli sfratti e ultras del Pisa; un 23enne pisano, lavoratore precario come porta-pizze, appartenente al movimento di lotta per la casa; un 22enne, studente universitario fuori sede, iscritto alla facoltà di Storia presente alle recenti mobilitazioni contro il nuovo Isee.

PARLA L'AVVOCATO DIFENSORE. Oltre al Daspo le 5 persone sarebbero in realtà già state denunciate per 'Istigazione a delinquere'. A confermarlo il legale dei 5, Tiziano Checcoli. "Sappiamo che c'è una denuncia - afferma Checcoli - e che potrebbe riguardare anche altre persone. Ovviamente ci difenderemo da un punto di vista penale. Intanto stiamo valutando la possibilità di presentare ricorso contro il Daspo". L'avvocato sottolinea anche alcuni aspetti contraddittori della legge. "Si tratta di una misura di prevenzione - spiega l'avvocato - e come tale presenta alcuni problemi di costituzionalità. In sostanza le forze dell'ordine accusano i manifestanti di violenze, ma la stessa accusa viene fatta dai manifestanti nei confronti della Polizia. In attesa che ci sia un processo che ci dica come realmente siano andate le cose, una delle due parti, cioè la Polizia, ha intanto limitato le libertà individuali dell'altra semplicemente sulla base di una segnalazione".

VOLANTINAGGIO ALLO STADIO. I 5  'accusati' hanno già annunciato domenica prossima la loro presenza allo stadio, all'esterno del quale le realtà antagoniste si riuniranno per un volantinaggio informativo. Non sono escluse azioni di protesta anche all'interno dell'Arena Garibaldi. I 5 hanno anche annunciato "una campagna di informazione che sfocerà in incontri pubblici e dibattiti per sollevare la questione di legittimità costituzionale dell’utilizzo del Daspo per manifestazioni di piazza". 

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