rotate-mobile
Cronaca

Lavoro, i dati del 2013: quasi metà delle aziende sono irregolari

Il report della Direzione del Lavoro di Pisa parla di 546 aziende irregolari su 1259 ispezionate, pari al 44% dei casi. Circa 450mila gli euro evasi con il lavoro nero, fra 1652 illeciti amministrativi accertati e 316 notizie di reato e prescrizioni

Numeri pesanti quelli diffusi dalla direzione territoriale pisana del Ministero del Lavoro, a cui si aggiungono i dettagli su singole voci e settori di attività. In primis il lavoro nero: su 1203 unità di personale impiegato dalle aziende ispezionate 454 posizioni sono risultate irregolari, di cui 198 (44%) completamente in nero. Di pari livello il dato riguardante i lavoratori extracomunitari: su 64 aziende, fra piccole imprese industriali, artigiane dell'edilizia e manifatturiere, risultano 81 impiegati, di cui 48 in nero (59%).

Le sanzioni irrogate ammontano a 1.399.406 euro, per un imponibile evaso pari a 448.431 euro. Delle 1652 violazioni contestate le più diffuse sono quelle sugli obblighi informativi e sulle buste paga (507 casi), seguite da quelle su assicurazione infortuni e malattie sul lavoro (441). Quest'ultimo tema in particolare, rappresentato dalle normative sulla prevenzione degli infortuni, ha rappresentato l'80% dei casi in cui si è giunti ad una delle 316 ipotesi di reato totali.  

I settori più colpiti sono appunto quello edile e quello degli autotrasporti. Nel primo sono stati controllati 256 cantieri e 628 aziende, di cui 23 sono risultate irregolari. Su un totale di 775 lavoratori occupati 109 presentavano infrazioni, 49 dei quali per lavoro nero, di cui 10 gli extracomunitari. 217 le sanzioni penali dovute al non rispetto della sicurezza nei cantieri, per un totale di 224.354 euro. Un dato preoccupante è che più del 20% dei lavoratori in nero è risultata presente a tempo pieno sul luogo di lavoro, dimostrando così un inevitabile collegamento fra sommerso e non copertura per i lavoratori non tutelati.

Negli autotrasporti percentuali ancora più elevate. Su 39 aziende ispezionate il 53% è risultato irregolare e su 231 conducenti sono state irrogate 196 sanzioni amministrative, per un totale di quasi 58mila euro. Le infrazioni sono quelle di sempre: tempi di guida oltre il consentito e non rispetto dei riposi giornalieri e settimanali, con casi di manomissione dell’apparecchio cronotachigrafico. Colpiti nella maggior parte dei casi gli autisti, con l’azienda obbligata in solido.  

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Lavoro, i dati del 2013: quasi metà delle aziende sono irregolari

PisaToday è in caricamento