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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Violenza di genere: in Toscana dieci femminicidi ogni anno

Cresce il numero degli uomini che si rivolgono a uno dei sei centri per uomini autori di violenze. Tutti i dati della Regione

In Toscana ogni giorno dieci donne si rivolgono per la prima volta a un centro antiviolenza. In dieci anni, sono raddoppiate: erano 1.761 nel 2009/10, sono state 3.539 nel 2018/19. La forma di violenza più diffusa è quella psicologica. E comunque in 12 anni (2006-2018) sono stati 113 i femminicidi. Ma cresce anche il numero degli uomini che si rivolgono a uno dei sei centri per uomini autori di violenze: nell'ultimo anno sono quasi raddoppiati.

Sono alcuni dei dati che emergono dall'undicesimo Rapporto sulla violenza di genere in Toscana, realizzato, come ogni anno, a cura dell'Osservatorio sociale regionale e presentato stamani, 25 novembre, nella Sala Pegaso di Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. 

I femminicidi

Dal 2006 al 2018 si contano 113 femminicidi, prima causa di omicidio di donna. Il femminicidio non ha una sola vittima: è un atto che distrugge anche la vita della sua famiglia, in particolare dei bambini e delle bambine che rimangono orfani di madre. Dal 2006 al 2018 si contano 40 cosiddetti 'orfani speciali', 16 dei quali con madri di origine straniera e quindi, presumibilmente, con una minore rete familiare di sostegno.

I Centri antiviolenza

In Toscana ogni giorno dieci donne si rivolgono per la prima volta a un centro antiviolenza. Due donne su tre accedono ai centri in maniera diretta; per il resto, a segnalare le donne ai centri sono stati i servizi sociali (22%), le Forze dell'Ordine (14,7%), seguiti da Codice Rosa (8,1%) e consultori (1,4%). Come nei periodi precedenti, anche nel 2018/19 a iniziare un percorso di uscita dalla violenza sono soprattutto donne dai 30 ai 50 anni, con una maggior frequenza delle più giovani tra le donne straniere, che continuano a rappresentare meno del 30% del totale.

L'instabilità economica è un elemento altamente frenante per decidere di uscire da una relazione violenta, a prescindere dal livello culturale o dal benessere del nucleo familiare: discriminante è la possibilità di contare su una propria autonomia economica. Circa il 45% di donne italiane e oltre il 65% di quelle straniere non può contare su un'occupazione stabile. La forma di violenza più diffusa è quella psicologica, sempre presente anche in caso di violenza fisica. A fare violenza nei confronti delle donne che si rivolgono ai centri sono soprattutto i partner, seguiti dagli ex partner. Nel 2018/19, le donne che si sono rivolte ai centri e hanno dichiarato di aver sporto denuncia sono state il 29,4% del totale.

Case rifugio e centro documentazione infanzia

Nel 2018 le case rifugio hanno ospitato 151 donne (di cui 110 di origine straniera) e 161 figli e figlie. Il centro di documentazione ha un quadro completo e articolato sulla condizione dell'infanzia e dell'adolescenza. Nel triennio 2016-2018 sono stati 1.298 i bambini e ragazzi interessati da situazioni di violenza assistita nel 2016, 1.487 nel 2017, 1.805 nel 2018, con un parallelo incremento delle famiglie straniere coinvolte, ovvero 439 (2016), 551 (2017), 686 (2018). Una tendenza che investe anche l'indicatore dei maltrattamenti su bambini e ragazzi in ambito familiare con i 1.921 casi del 2016, i 2.770 del 2017, fino ai ben 3.203 del 2018: anche in questo caso il sottoinsieme rappresentato dai minori che vivono in famiglie di origine straniera aumenta: 482 casi, 946 e 1.081 nei tre anni.

La rete regionale Codice Rosa

Il Codice Rosa è attivo in Toscana dal 2012. Dal 1° gennaio 2012 al 30 giugno 2019 nei Pronto Soccorso della Regione si sono registrati 21.129 accessi in Codice Rosa (in questo dato sono compresi anche uomini vittime di violenza). Il tipo di violenza per la quale si accede al Codice Rosa è soprattutto il maltrattamento, che rappresenta la motivazione del 94% degli accessi per adulti e dell'81,4% degli accessi da parte di minori; per questi ultimi, l'altro tipo di violenza è l'abuso (18,6%).

I consultori

Le persone assistite dai consultori nel 2018 per casi di abuso e maltrattamento sono 686, per un totale di 771 accessi. Le donne rappresentano l'83,5% del totale: sono infatti 566, di cui 84 minorenni. Gli uomini sono 120, il 17,5% del totale, 51 di questi sono bambini e ragazzi sotto i 18 anni. Complessivamente, i minori vittime di abusi e maltrattamenti seguiti dai consultori sono stati 95, pari al 13,8 % del totale.

I centri per uomini autori di violenza

Dal momento in cui ha preso avvio il monitoraggio dati dei Centri per uomini autori di violenze (1° giugno 2016), fino al 30 giugno 2019, 297 uomini hanno effettuato almeno un primo colloquio di valutazione in uno dei sei centri presenti in Toscana, con un sensibile aumento negli ultimi 12 mesi: gli uomini che avevano effettuato un accesso nel 2017-18 erano stati 79, mentre nell'ultima annualità considerata i centri sono stati trattati 127 casi. Gli uomini arrivano ai Centri con una segnalazione da parte di un servizio pubblico: carcere, servizi sociali, tribunale. Sono uomini tra i 30 e i 59 anni (con una maggior concentrazione nella fascia 40-49) e titoli di studio eterogenei.

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