rotate-mobile
Cronaca

Leopolda, i gestori: "Siamo debitori e creditori allo stesso tempo"

L'associazione che gestisce la struttura di piazza Guerrazzi: "Ci auguriamo un dialogo costruttivo con l’amministrazione comunale"

L'associazione Casa della Città Leopolda interviene sulla vicenda dei debiti contratti nei confronti di Palazzo Gambacorti che potrebbe portarla, in caso di mancato pagamento degli arretrati, ad essere sfrattata dalla struttura di piazza Guerrazzi che gestisce ormai da diversi anni. 

"Nel mese di febbraio - ricostruisce l'associazione - la Direzione Patrimonio del Comune di Pisa ha chiesto di saldare i canoni concessori 2017 e 2018 entro il termine del 15 marzo. L’importo dovuto, pari a 204.502 euro, è stato coperto con un primo versamento di 17.908 euro e un assegno circolare di 103.594 euro, emesso in data 14 marzo con i fondi raccolti grazie alla campagna cittadina di sostegno, che sarà consegnato al Comune entro la nuova scadenza del 5 aprile. L’importo residuo, pari a 83mila euro, corrisponde al contributo stanziato nel 2018 per il quale l’ufficio competente sta esaminando la rendicontazione consegnata nel mese di gennaio 2019: la Leopolda è ora debitrice e creditrice del medesimo importo. Il 19 marzo è stata inoltre saldata la prima trance di 5.490 euro del canone della Bottega di filiera corta. La scadenza per il saldo della seconda trance di 21.960 euro è fissata al 5 maggio".

Per il 2019 le associazioni stanno inoltre definendo "una strategia per aumentare i ricavi attraverso nuove iniziative e una campagna cittadina di sostegno maggiormente strutturata. È stata poi comunicata all’amministrazione comunale l’intenzione di recedere dalla convenzione per la Bottega di filiera corta, non potendo sostenere gli ulteriori 21.960 euro del canone concessorio. Pur essendo un progetto in cui la Casa della Città Leopolda ha investito molte risorse non risulta possibile rimandare l’adozione di iniziative immediate per affrontare le conseguenze delle scelta adottate dal Comune di Pisa".

La Bottega era stata avviata nel 2013. "L'obiettivo - affermano gli esponenti dell'associazione - era quello sostenere le aziende locali del comparto agroalimentare, a cui era riconosciuto il 75% dei ricavi. Il progetto prevedeva inoltre lo svolgimento di percorsi di reinserimento socio lavorativo di persone con minori opportunità. Occorre evidenziare che il rinnovo della convenzione per la Bottega era condizionato allo svolgimento di alcune opere di sistemazione del piazzale esterno volte a prevenire gli allagamenti per le piogge intense e a risanare la situazione di abbandono lasciata dal cantiere per la costruzione della residenza studentesca di via Da Buti. Siamo dispiaciuti di aver dovuto assumere questa decisione. Ci auguriamo che l’immobile non resti chiuso al pari dello storico ristorante della Leopolda, per il quale è stato stimato un canone ritenuto dallo stesso Comune troppo oneroso".

"Ci auguriamo - conclude l'associazione - che sia finalmente possibile avviare un dialogo costruttivo con l’amministrazione comunale pensando all’interesse della comunità cittadina. Saremmo inoltre lieti di non limitare la discussione alle sole implicazioni di carattere economico, riflettendo ad esempio sulle potenzialità da sviluppare e sul fatto che la Leopolda è l’unica realtà a Pisa a cui è richiesto un canone così alto, pari a dieci volte quello richiesto per lo stadio Garibaldi-Anconetani".

"Nonostante le incertezze e la difficile situazione - concludono i rappresentanti della Casa della Città Leopolda - le associazioni non intendono rinunciare a ciò che la Leopolda rappresenta per la città. È stata così avviata la preparazione dei prossimi eventi, Fior di Città e BeeRiver, che si svolgeranno da venerdì 12 a domenica 14 aprile e da venerdì 10 a domenica 12 maggio 2019".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Leopolda, i gestori: "Siamo debitori e creditori allo stesso tempo"

PisaToday è in caricamento