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Cronaca Centro Storico / Piazza Francesco Domenico Guerrazzi

Stazione Leopolda, l'associazione indietro con l'affitto: deve al Comune oltre 200mila euro

E' la cifra emersa in seguito ad un'interrogazione di Una città in comune-Prc. Il gruppo consiliare chiede la modifica del Regolamento comunale per la gestione del patrimonio

Oltre 200mila euro di debiti nei confronti del Comune di Pisa. E' la cifra che è emersa in seguito ad un'interrogazione presentata dai consiglieri comunali di Ucic-Prc Ciccio Auletta e Marco Ricci che chiedevano di conoscere quanto l'Associazione Casa della Città Leopolda deve ancora versare al Comune di Pisa per saldare il pagamento dei canoni concessori non pagati.
“Ad oggi risulta che l'Associazione Leopolda debba ancora corrispondere parte del canone per l'anno 2015 pari ad € 7.428, inoltre deve ancora corrispondere i canoni 2016 e 2017 per un importo pari ad € 100.908,00/anno - sottolinea nella risposta scritta l'assessore Andrea Ferrante - si ricorda che la giunta, come specificato nell'interrogazione, ha concesso un contributo di € 83.000 per le attività svolte nell'anno 2017. L'ufficio ha provveduto a diffidare l'Associazione al pagamento dei canoni pregressi”.

Immediata la replica di Una città in comune-Prc. "Le difficoltà dell’Associazione coordinata da Martino Alderigi sono evidenti a tutti da anni: nonostante il contributo erogato dal Comune sia salito dai 30.000 euro del 2013 agli 83.000 euro attuali, nonostante gli ulteriori fondi erogati dal Comune e altri enti pubblici su specifici progetti (da es. 'Fior di città', 'Giovani Sì', ecc.), nonostante la gran parte dell’attività dell’Associazione Leopolda si sia ormai ridotta alla gestione di uno spazio per grandi esposizioni mercato a pagamento (oltre il 50% delle ore della Leopolda storica risulta impiegato per iniziative commerciali) - attaccano i consiglieri Auletta e Ricci - negli ultimi due anni l’associazione non riesce più a permettersi di corrispondere il canone di locazione, tanto che l’ultimo preventivo di bilancio prevede un rosso di oltre 7.000 euro senza neanche considerare il pagamento dell’affitto.
Nei fatti il contributo comunale alla Casa della città Leopolda, come denunciamo da anni, non è altro che la partita di giro per il pagamento del canone d’affitto. Si dimostra, quindi, ancora una volta come il bando con cui fu assegnato questo spazio è stata una grande 'truffa' ai danni della città e delle associazioni che a decine operano realmente nella nostra città con il volontariato e senza fini di lucro".

"Per l’amministrazione Filippeschi gli spazi comunali sono un affare di mercato per fare cassa o costruire consenso, e non quella risorsa sociale da sostenere rispettando l’autonomia e il valore sociale dell’associazionismo - proseguono da Ucic-Prc - sono anni che denunciamo come profondamente sbagliato il 'Regolamento comunale per la gestione del patrimonio' del Comune di Pisa, che limita moltissimo la possibilità di abbattere il canone di locazione per gli spazi concessi alle associazioni. L’articolo 15 del Regolamento prevede che per le associazioni 'potranno essere ammesse riduzioni da un minimo del 10% ad un massimo del 50% (cinquanta per cento) rispetto al canone di mercato'. È evidente che queste riduzioni sono ridicole rispetto ai valori attuali di locazione: sono anni che riportiamo alla conoscenza del Comune l’esperienza di altre amministrazioni che praticano tagli effettivi".

"È ora di dire basta a questa gestione indecente degli spazi comunali - concludono Auletta e Ricci - il 'Regolamento comunale per la gestione del patrimonio' va modificato, al fine di praticare un abbattimento effettivo e trasparente, fino al 99% del canone di locazione con criteri oggettivi e condivisi di utilità sociale. È l’ora che la Leopolda torni ad essere una casa per tutta la città".

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