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Cronaca Cascina / Via Vecchia Fiorentina

Degrado all'abbazia di San Savino: "La situazione è da campo nomadi"

Dure le parole del direttore del Centro studi umanistici dell'abbazia di San Savino Luca Nannipieri che si appella alle istituzioni affinchè intervengano per risollevare le condizioni della storica struttura

L'abbazia degli orrori. Così viene definita l'abbazia di San Savino, in località Montione nel comune di Cascina, da Luca Nannipieri, saggista e direttore del Centro studi umanistici dell'abbazia di San Savino, in seguito ad un ulteriore aggravarsi della situazione. "L'abbazia - dice Nannipieri - vive in un degrado che oramai nessuna istituzione pubblica intende contrastare. Nonostante la legge sia chiara e imponga al Ministero dei Beni Culturali e al Comune l'obbligo di far rispettare ai residenti un minimo di decoro civile e di conservazione del monumento, la situazione è da campo nomadi. Cosa aspetta il sindaco, invece di ipotizzare piani di recupero irrealizzabili, a fare una semplice e severa ordinanza per il rispetto del luogo? E cosa aspetta la Soprintendenza a riunire ad un tavolo, con urgenza e con imperio, il Comune, i proprietari, le associazioni che vi gravitano attorno (a cominciare dal Centro studi che dirigo), per unire le forze per un rilancio chiaro e deciso dell'abbazia, secondo quanto gli prescrive il Codice dei Beni Culturali che è legge sovrana?". abbazia san savino-2

"Ho portato all'abbazia membri del Consiglio Superiore dei Beni Culturali e sono rimasti inorriditi di fronte allo scempio - conclude Nannipieri - luoghi così degradati li abbiamo visti soltanto nella Locride, a Gioia Tauro, a Scampia, a Gela, cioè in singoli luoghi calabresi, siciliani o campani, dove le istituzioni hanno alzato le mani in resa. Siamo così anche qui?".

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