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Cronaca Peccioli

Peccioli, polemica dopo il Consiglio comunale: denuncia e querela tra sindaco e consigliere

Le accuse sono partite dopo la seduta consiliare del 30 dicembre in cui si discuteva della fusione tra Peccioli e Lajatico

L'ultima seduta consiliare dell'anno si è tramutata in un'arena, mediatica e non, nella quale i due contendenti si sfidano a colpi di accuse e querele. La lite parte dallo scorso 30 dicembre, quando a Peccioli si discuteva dell'ipotesi della fusione tra il comune guidato da Renzo Macelloni (Pd) e il territorio di Lajatico: una scelta sponsorizzata dalla maggioranza di centrosinistra, avversata invece dall'opposizione pecciolese. Fautore di quest'ultima posizione è Magdi Nassar, eletto in Consiglio comunale tra le fila di Fratelli d'Italia.

Il consigliere di minoranza è il primo a denunciare l'accaduto sulla propria pagina Facebook il primo gennaio: "Nel corso della seduta del Consiglio comunale del 30 dicembre scorso ho presentato alcuni emendamenti sul punto che riguardava la fusione con il Comune di Lajatico; il Sindaco Macelloni, invece di metterli in votazione, ha ritenuto di interrompere il Consiglio e ritirarsi in una sala attigua per un confronto con il segretario comunale. Al confronto sono stati ammessi ad assistere i soli consiglieri di maggioranza. Sono entrato nella stanza affermando di voler assistere come era permesso ai colleghi di maggioranza. Sono stato intimato ad uscire con urla da Macelloni, successivamente il Sindaco mi ha afferrato per la gola, stringendo fino a provocarmi dolore, poi mi ha spinto verso la porta, mi ha sbattuto la porta addosso mentre ero a contrasto con lo spigolo e successivamente me l'ha pigiata contro".

Il consigliere è stato anche al Pronto soccorso, dove si è fatto refertare "con una prognosi di cinque giorni. Ho sporto regolare denuncia la mattina successiva presso la caserma dei carabinieri di Peccioli", scrive sempre sul social. Poi la richiesta di dimissioni. 

La risposta del sindaco non si è fatta attendere. Renzo Macelloni in una conferenza stampa indetta il giorno seguente alla seduta consiliare ha fornito la propria versione dei fatti. Opposta la ricostruzione: il primo cittadino prima ricorda i numerosi emendamenti presentati dal consigliere sulla fusione, con la necessità conseguente di fare una riunione con la maggioranza e il segretario comunale. Poi il faccia a faccia con Nassar, quando questi avrebbe cercato con forza di entrare nella stanza. Macelloni ha quindi dichiarato di voler procedere ad una contro-querela, con la richiesta di 200mila euro a titolo di risarcimento per il danno d'immagine scaturito dalla vicenda. 

Il caso proseguirà, pare, nelle aule di tribunale, con il consigliere comunale di Fratelli d'Italia che sempre su Facebook insiste: "Al netto di audio rovinati o tagliati che girano nelle chat, e delle dichiarazioni false dell'aggressore e dei suoi sostenitori, palesati in una conferenza stampa a porte chiuse, farò valere la verità in tribunale. Il fatto ha assunto una gravità molto maggiore rispetto alla già grave aggressione, e se qualcuno, di fronte alle evidenze, intenderà testimoniare il falso, ne risponderà anche alla luce delle prove che porteremo".

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