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Cronaca Centro Storico

Sicurezza alla stazione, nervo scoperto per i commercianti: "Minacce e sputi sulle vetrine"

Gli esercenti di viale Gramsci si sfogano per il degrado e denunciano anche gesti intimidatori subìti: "Non è cambiato niente"

C'è chi è appena un po' più ottimista, parlando di una maggiore presenza della Polizia Municipale, fino ad arrivare a chi chiede le dimissioni della Giunta, perché "non hanno fatto quello che hanno promesso". Ma in generale sono tutti d'accordo: alla stazione regna il degrado e l'arroganza di chi si sente più forte della legge. Il giorno dopo la rissa con accoltellamento parlano i commercianti di Viale Gramsci, raccontando lo spaccato di un quartiere difficile in cui vivere e lavorare. 

Fra i più amareggiati c'è Fausto Frullini, padre degli attuali titolari del Vero Bistrot: "Da 38 anni sono qua. Da 20 la città è peggiorata e non ha mai smesso. Con la nuova amministrazione sembrava ci fosse una luce, ma dopo due mesi è stato tutto come prima". E' lui a dire che "dovrebbero dimettersi tutti per le promesse sulla sicurezza non mantenute". Il suo è uno sfogo amaro. Pesa una forte sensazione di impotenza, aggravata dal susseguirsi di episodi emblematici: "Ieri mattina c'erano tre nomadi, sempre gli stessi, che si erano appostati dietro la colonna qua davanti con una cartina della città, fingendosi turisti. Puntavano la borsa di alcuni veri turisti a sedere al tavolino. Abbiamo inveito contro di loro e alla fine sono scappati. Abbiamo chiamato le forze dell'ordine e sono arrivate dopo 20 minuti, quando ormai era già tutto finito. E ci siamo anche dovuti sentir dire che dovremmo premunirci di polizia privata".

"Qualche controllo in più si vede - conclude Fausto - ma è semplicemente inefficace". Dello stesso avviso è Mario Grandi, titolare del vicino negozio di abbigliamento Nylon: "La verità è che il centro di Pisa parte da Piazza Sant'Antonio, qua siamo abbandonati. C'è sporco, spaccio a tutte le ore, non ci sono più negozi artigianali, le indicazioni turistiche sono assenti. Senza certezza della pena chi delinque si sente intoccabile. Io ogni giorno avviso i passanti di stare attenti ai borseggiatori, poi questi personaggi minacciano e sputano sulla vetrina. Parcheggio l'auto nell'area oltre l'ex cinema alla stazione e la trovo rigata. Ci vedi gente che si droga alle 7 di sera. Ci defecano, fanno sesso. Sono aperto da 20 anni - commenta infine Mario - ma così finisce che si chiude, ci sono già tanti fondi sfitti. Io vorrei solo poter lavorare, non fare la guerra tutti i giorni".

Su tutto Viale Gramsci i commenti sono concordi: lo spaccio non è mai calato. Al limite si sposta provvisoriamente, come il bivacco, per tornare non appena la pattuglia di turno è passata. "Pare un teatrino" dicono Michele e Fabrizio Marinari del barbiere Pianeta Uomo, che fanno altri esempi: "Gli scooter qua davanti sono presi d'assalto, ci si sdraiano... i clienti e noi stessi non ci parcheggiamo più. Non è cambiato nulla, anzi, è pure peggio di prima". 'Comandano loro' si sente dire spesso, insieme a 'la legge permette tutto questo'. Anche sugli orari più critici c'è unanimità: la mattina è solitamente tranquilla, dalle 14 circa fino a sera c'è il movimento peggiore, fino alle 19/20. Dopo quell'ora il buio, con molti esercenti ben contenti di chiudere e pensare al giorno successivo. 

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