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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Cisanello / Via Paradisa

Dialisi a Cisanello, i pazienti: "Degrado degli strumenti, si rischia la vita. Per caso non portiamo voti?"

Un duro attacco del Comitato Dializzati che denunciano le mancate risposte avute dall'Azienda Ospedaliera, nonostante la campagna mediatica, la raccolta firme e le interrogazioni regionali che avevano al centro le condizioni del reparto

Torna alla carica il Comitato Dializzati di Pisa, che da mesi, esattamente dallo scorso agosto, dopo gli allagamenti del reparto, chiede lo spostamento della struttura in locali più idonei.
Domenica 29 novembre si è tenuto presso l'Hotel Galilei a Pisa un incontro tra l'Azienda Ospedaliera Pisana e lo stesso comitato. Erano presenti il direttore sanitario Fabrizio Gemmi, il segretario regionale A.N.E.D Carlo Alberto Garavaldi, Maria Francesca Egidi, direttore reparto Nefrologia e Dialisi, Nefrologia del Trapianto, Raffaele Caprioli, medico referente sale dialisi, il coordinatore regionale O.T.T. Adriano Peris, Ugo Boggi, direttore Centro Trapianti Rene-Pancreas A.O. Pisa, personale infermieristico, parenti e amici dei pazienti in dialisi a Pisa e pazienti dell'ospedale di Pontedera.

"L'incontro - spiegano dal comitato - dopo i singoli interventi di tutti i partecipanti, doveva concludersi con un dibattito tra pazienti, personale medico e infermieristico, amministrativo, amici e familiari… per cercare di creare un legame, un punto di incontro tra pazienti ed istituzioni, spiegare le ragioni di chi, purtroppo per una buona parte della vita, il posto dove si cura, diventa la propria casa ed è quindi un diritto sacrosanto che egli debba esporre le proprie esigenze e aspirazioni".

"Peccato che dopo un breve e sintetico saluto all'assemblea - raccontano ancora i dializzati - il dott. Fabrizio Gemmi, direttore sanitario e unico rappresentante dell’AOU-Pisa, si è defilato alla chetichella, è uscito dalla sala ed ha abbandonato la conferenza lasciando il dibattito privo di tante attese risposte".

I dializzati sottolineano il fatto che "dopo gli eventi atmosferici dell'agosto scorso che hanno allagato le sale dialisi dell'ospedale di Cisanello, e dopo la petizione firmata da tutti pazienti in dialisi (si tratta di circa 100 persone) presso l'unità ed indirizzata ai vertici ospedalieri, dopo aver diffuso le notizie alla cittadinanza, alla stampa, dopo due interrogazioni regionali, nessun dirigente o responsabile ospedaliero ci ha mai contattato".

POLTRONE E LETTI KO. Il Comitato Dializzati ci tiene poi a denunciare un'altra problematica presente nel loro reparto: lo stato di degrado e di usura delle poltrone e dei letti dove i pazienti sono adagiati durante le sedute dialitiche. "Queste poltrone e letti - spiegano - sono dotati di bilance di precisione che determinano il peso di arrivo del paziente all’inizio della dialisi, il peso è essenziale per svolgere le operazioni di dialisi, se il peso è errato si rischia di collassare il paziente traendo troppi liquidi. Anche il peso di uscita è importante, perché condizionerà la dialisi seguente. Queste bilance sono quasi tutte in avaria, e non sono riparabili in quanto la ditta produttrice è fallita, chiusa, e non si trovano più pezzi di ricambio".
"I pazienti che sono in grado di camminare - aggiungono - vengono pesati ad uno ad uno sulle due bilance presenti in reparto, ma ciò comporta un grande ritardo sui tempi di terapia, ma per i pazienti allettati i problemi sono più seri ed il rischio che la terapia sia compromessa è molto alto. I nostri medici hanno più volte fatto richiesta di poltrone e letti nuovi, ma l'amministrazione ha sempre negato l'acquisto per gravi motivi economici".

SALA DONATORI DI SANGUE NEL MIRINO. Poi però c'è stata l'inaugurazione della sala dei donatori di sangue dell'ospedale Cisanello. "Allora i soldi ci sono - attaccano dal Comitato - forse per finanziare e realizzare opere che diano solo ed esclusivamente lustro e pubblicità alle istituzioni ospedaliere e cittadine i fondi vengono reperiti, per portare acqua ad associazioni che all'occorrenza risultano determinanti per la elezione di qualche consigliere comunale e di qualche politicante di turno, ma i soldi per acquistare macchinari e lo stretto necessario per un reparto non si trovano. E' forse questa la gestione moderna ed efficiente della sanità toscana? Ci dicono di non avere soldi per garantire un servizio dignitoso, per reperire una collocazione sicura che non sia uno scantinato dove un reparto non avrebbe mai dovuto esserci - proseguono - ma quando si tratta di vendere una immagine falsa della sanità, quando si tratta di tagliare nastri e portare pubblicità ai vertici del Comune e della Azienda Ospedaliera miracolosamente i fondi vengono reperiti, cosa e chi c’è dietro le scelte e le manovre verticistiche dell’ospedale di Pisa? Interrogativi i nostri - concludono - che non hanno ancora risposta, per questo siamo stanchi di essere presi in giro e a inizio anno faremo un esposto alla procura della repubblica e non mancheremo di far sentire la nostra voce nell’Azienda Ospedaliera e al Comune di Pisa".

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