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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Chianni

Discarica di Chianni: l'Unione chiede un intervento concreto per la messa in sicurezza

La mozione approvata dal Consiglio dell'Unione Valdera spinge ad approfondire la questione per arrivare ad una soluzione che non rappresenti un pericolo per la salute dei cittadini e per l’ambiente e che allo stesso tempo consenta la messa in sicurezza definitiva dell’impianto

Approvata dall’Unione dei Comuni della Valdera una mozione che fa uscire da una situazione di stallo il dibattito sulla chiusura in sicurezza della discarica di Chianni. Ieri l’Unione dei Comuni della Valdera ha approvato a stragrande maggioranza un documento di indirizzo sull’ormai annosa questione della discarica. Il Consiglio dell’Unione, a seguito di una mozione presentata dal Consigliere Franco Cavallini, ha sviluppato un ragionamento partendo da due punti fermi.
 
Da una parte il protocollo d’intesa stilato tra la Regione Toscana, la Provincia di Pisa e i Comuni di Chianni, Lajatico e Terricciola, protocollo recepito dalla Regione con deliberazione di Giunta del 13 gennaio 2014, che prevede la chiusura in sicurezza dell’impianto, previa valutazione di eseguirla, senza conferimento di nuovi rifiuti. Ipotesi questa che ad oggi non ha ancora trovato né supporto tecnico né economico.
Dall’altra la sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale, dello scorso dicembre 2014, passata in giudicato che convalida definitivamente il progetto e che permette il conferimento di circa 270.000 m³ di rifiuti, autorizzando di fatto la Nuova Servizi Ambiente a procedere nella realizzazione del progetto attraverso il conferimento di nuovi rifiuti. "Questa prospettiva - si legge in una nota dell'Unione - è in contrasto con quanto ormai maturato nell’opinione pubblica che diffida fortemente di quel progetto portato avanti e gestito dalla Nuova Servizi Ambiente. A questo punto il Consiglio dell’Unione dei Comuni della Valdera reputa urgente affrontare definitivamente il problema della chiusura in sicurezza dell’impianto della discarica 'Grillaia' e trovandosi di fronte alle due ipotesi sopra richiamate, ambedue difficilmente realizzabili per diverse situazioni, ritiene di incoraggiare i Comuni interessati, la Provincia di Pisa e la Regione Toscana ad approfondire qualsiasi aspetto del problema e studio che possa portare ad una sua soluzione che non rappresenti un pericolo per la salute dei cittadini e per l’ambiente e che allo stesso tempo consenta la messa in sicurezza definitiva dell’impianto".
 
L’Unione dei Comuni della Valdera ritiene che all’interno di queste due ipotesi possa e si debba trovare una soluzione, un atto concreto di governo che chiuda definitivamente questo tema che ormai è aperto da quasi 20 anni.
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