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Cronaca

Don Bosco, Garante dei diritti dei detenuti, UCIC: "Inspiegabili ritardi nella nomina"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PisaToday

La nomina da parte del Sindaco del garante dei diritti dei detenuti non è più rinviabile e risulta inspiegabile il motivo per cui da giugno fino ad oggi non sia stata fatta. Al momento dell’insediamento del nostro gruppo in Consiglio Comunale abbiamo sollecitato Filippeschi a procedere celermente alla nomina di questa figura senza ricevere alcuna risposta. Così nel mese di settembre abbiamo depositato una mozione in cui si impegna il Sindaco a procedere alla nomina, e giovedì 9 gennaio nel corso del primo Consiglio Comunale del 2014 finalmente questo documento verrà discusso e messo in votazione.
In carcere in Italia al 30 novembre 2013 ci sono 64.047 persone. I posti “regolamentari” sarebbero 47.649, ma in realtà, secondo stime più attente contenute nel decimo rapporto sulle condizioni di detenzione in Italia redatto dall’Osservatorio Carceri di ANTIGONE risulta che la capienza reale sia di 37.000 posti; il tasso di sovraffollamento, ufficialmente al 134,4%, schizzerebbe perciò al 173%.
Anche il carcere Don Bosco di Pisa vive una pesante condizione di sovraffollamento. In questo quadro è ancora più evidente la necessità di una figura di garanzia che si attivi quando viene segnalata una situazione che comporti la compressione di un diritto (con particolare riferimento ai diritti fondamentali, al lavoro, alla formazione, alla cultura, all’assistenza, alla tutela della salute) o il suo mancato esercizio, intervenendo presso le istituzioni competenti al fine di sollecitare ogni utile intervento; ma anche di una figura come quella del garante che svolga un’attività di sensibilizzazione pubblica sul tema dei diritti umani e sulla finalità rieducativa della pena, avvicinando la comunità locale al carcere, con il sostegno fondamentale della rete del volontariato e della cittadinanza attiva.
Inoltre il garante, essendo esterno e indipendente rispetto all’apparato carcerario ha anche un importante ruolo di “vigilanza” affinché l’esecuzione della pena detentiva sia conforme, nella sostanza, al dettato costituzionale e risulti quindi depurata di ogni afflittività aggiuntiva rispetto a quella, già così devastante, che le è propria.
Per tutte queste ragioni ci auguriamo che giovedì la nostra mozione sia approvata e che il Sindaco proceda subito alla nomina del garante del diritti dei detenuti.

Ciccio Auletta e Marco Ricci
(Una città in comune)

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