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Cronaca

Donna picchiata in casa, poi l'indagine: arrestato un uomo sospettato di tentato omicidio

I fatti risalirebbero all'inizio di febbraio, il luogo del delitto un appartamento in via Vespucci. Prima i rilievi della Polizia Scientifica, giovedì notte l'arresto

Un ricovero in prognosi riservata all'ospedale Cisanello con 10 fratture alle costole, uno pneumotorace traumatico ed una frattura alla mandibola. In queste condizioni versava una donna di 30 anni, i primi di febbraio, quando ha chiamato il 118 per essere soccorsa. Ad averla ridotta così, secondo le indagini, sarebbe stato un uomo 40enne, di nazionalità straniera, arrestato sulla base del decreto di fermo emesso della Procura della Repubblica di Pisa. A rintracciarlo ed arrestarlo è stata, l'altra notte, la Polizia di Taranto. 

L'indagine è partita proprio dall'allarme dato dai sanitari. La Procura ha coordinato le azioni della Squadra Mobile di Pisa, con l'ausilio del Commissariato di Pontedera. Decisivo il racconto fatto dalla vittima, ascoltata dagli investigatori in ospedale. E' così che è stata tracciata la dinamica ed individuato il luogo dove si era consumato il delitto, un appartamento in un fabbricato di via Vespucci. Secondo quanto ricostruito, la sera del primo febbraio, nella casa in questione, l'uomo avrebbe prima inveito contro la donna, poi avrebbe cominciato a colpirla con calci e pugni, fino a farle perdere i sensi. Passata la notte, la vittima si è rinvenuta ed ha implorato il suo aggressore di riportarla a casa dalla famiglia. L'uomo così avrebbe fatto salire sulla propria autovettura la donna, riaccompagnandola nei pressi di casa, per poi dileguarsi. La vittima, appena ha potuto, ha chiamato i soccorsi.

Gli accertamenti decisivi sono scattati all'alba di giovedì. L'immobile in questione è stato sottoposto a perquisizione da parte del personale della Squadra Mobile. Nella stanza, dove lo straniero si era appoggiato soltanto per qualche giorno prima di lasciare Pisa, sono state rinvenute dal personale della Polizia Scientifica di Pisa e Firenze copiose tracce ematiche e di fluidi corporei, malgrado i tentativi di cancellazione, in particolare per rimuovere il sangue. Gli elementi saranno prossimamente oggetto di approfondimento. In ogni caso nella camera sono stati rinvenuti anche alcuni effetti personali riconducibili al presunto autore, apparentemente dimenticati dallo stesso.

Il quadro complessivo è infine arricchito da alcune testimonianze, tanto da essere ritenuto dagli inquirenti come "gravemente indiziario" nei confronti dell'uomo, per questo è scattato il decreto di fermo della Procura della Repubblica di Pisa poi eseguito dagli uomini della Mobile di Taranto. Nei prossimi giorni il provvedimento verrà sottoposto a convalida.

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