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Cronaca

Acqua, quanto ci costi? Un dossier sulle spese del servizio idrico

L'indagine sui costi del servizio idrico integrato è stata svolta dall'Osservatorio Prezzi e Tariffe di Cittadinanzattiva. La Toscana risulta essere una delle Regioni più costose e a Pisa si paga il 34,7% in più rispetto al 2007

La bolletta dell'acqua è una delle spese più temute all'interno di una famiglia italiana, le sue tariffe aumentano ogni anno a ritmo esponenziale. Con la bolletta dell'acqua si paga il servizio idrico integrato,  che comprende i costi dell'acquedotto, fognatura, depurazioni e quota fissa. L'osservatorio di Cittadinanzattiva,  ha fornito una serie di dati per analizzare meglio l'aumento dei costi di ogni regione e provincia. Ne emerge un'analisi, interessante per capire le percentuali di aumento rispetto al 2007.

I dati dei costi sono stimati per una famiglia media di 3 persone, che consumano all'incirca 192 metri cubi di acqua all'anno, la media della tariffa è compresa di Iva al 10%. Complessivamente il costo per l'uso domestico dell'acqua è di 0,779 euro al metro cubo, mentre quello per le depurazioni e fognature si aggira intorno ai 0,614 euro al metro cubo, la quota fissa della bolletta è invece di 22 euro.

Quindi in base alla media nazionale dei costi  e ai primi elementi, Cittadinanzattiva ritiene che una famiglia italiana di 3 persone spenda intorno ai 290 euro annui per il servizio idrico integrato, ben il 24% in più rispetto al 2007. I 290 euro annui sono una cifra ricavata in base alla media nazionale ma ci sono regioni che spendono molto più e altre che spendono anche due volte meno.

Le tariffe regionali più elevate, per quanto riguarda i costi del servizio idrico, sono quelle della Toscana  e di altre regioni centrali. Nel 2011 la spesa annua della Toscana viene stimata per 431 euro, mentre nel 2010 si arrivava a 405 euro. Nel 2007 la stima era di 312 euro, 119 euro in meno rispetto all'anno scorso. Cifre e variazioni elevate, che a volte sono causate anche dagli sprechi e dalle dispersioni delle tubature cittadine.

In Toscana secondo i dati di Legambiente, la dispersione dell'acqua per il 2010 è del 32%. Una percentuale di acqua che va persa del tutto nelle tubature. Dai dati regionali si passa a quelli di ogni singolo capoluogo di provincia. Per quanto riguarda Pisa, una famiglia media di 3 persone, ha speso nel 2011 circa 442 euro, 411 nel 2010 e 317 nel 2007. Una differenza veramente alta che viene a costare 125 euro in più rispettoa 3 anni fa.

“Quando si parla di infrastrutture necessarie per rilanciare il Paese, occorre pensare all’urgenza che rivestono le grandi opere legate al servizio idrico - ha dichiarato Antonio Gaudioso, vicesegretario generale di Cittadinanzattiva - ad iniziare dagli acquedotti, non fosse altro che per arginare l’enorme spreco di una risorsa che non è né illimitata né a costo zero per la collettività, come l’escalation delle tariffe dimostra. Da questo punto di vista, ci aspettiamo molto dal lavoro dell'Autorità, alla quale sono state attribuite competenze in materia di servizi idrici".

Cittadinanzattiva ha consegnato i propri studi di settore, nella convinzione che le autorità possano risultare utili ai fini della gestione, cercando di far rispettare ai gestori dell’acqua una diretta relazione tra investimenti, standard di qualità del servizio e costi in bolletta. I gestori devono fare la loro parte ma anche i cittadini,  visti i costi, devono contribuire per diminuire al massimo gli sprechi.

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