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Cronaca

La Provincia 'libera' i suoi dati: meno turistica e più disoccupata

Nell'ormai tradizionale dossier statistico annuale, la Provincia diffonde le cifre relative al nostro territorio e, grazie ad un sistema di Open Data, i dati sono a disposizione libera di tutti i cittadini

Un’istantanea fatta di numeri che ci raccontano come vive, studia, lavora e si muove una provincia.

E’ il dossier statistico annuale, giunto alla sua settima edizione, elaborato dal Servizio Sistemi Informativi Studi e Statistica della Provincia di Pisa. Un documento arricchito a partire da quest’anno da “NoiPisa 2013. Statistiche per capire il territorio in cui viviamo”, pubblicazione snella e di facile lettura che sarà periodicamente aggiornata nella sua versione digitale.

Popolazione, stranieri, famiglie e abitazioni, istruzione, lavoro, reddito e imprese, turismo, agricoltura, trasporti e mobilità, spesa sociale, ambiente, cultura, sport e terzo settore: questi i temi di analisi che potranno liberamente essere utilizzati da cittadini, enti locali, studiosi e imprese.

“Una ricchezza che mettiamo a disposizione di tutti - afferma l’assessore provinciale Alessandra Petreri - e che si arricchisce del patrimonio, libero e in formato non proprietario, e dunque riutilizzabile (formato 'open data'), dei dati e delle informazioni, non solo statistiche, scaricabili dal sito della Provincia, nella convinzione, ribadita dalla Commissaria Europea per l’Agenda digitale, che queste banche dati sono 'il petrolio dell'era digitale', un’opportunità economica per gli utenti e le aziende, nonché una leva per la trasparenza amministrativa”.

LA PROVINCIA DI PISA IN CIFRE

Per iniziare: quanti siamo?
Il Censimento della popolazione “riporta” la popolazione a quota 411.190 (-8.719 rispetto al dato anagrafico al 31/12/2011) poiché sono stati cancellati soprattutto gli stranieri (7.458 in meno). Negli ultimi 20 anni la popolazione residente è aumentata del 6,7% e rispetto al Censimento 2001 cala di 7 punti l’indice di vecchiaia.

Stranieri: a quota 7,8 ogni 1000 residenti: erano 2,9 nel 2001
Negli ultimi 20 anni è triplicato il numero di stranieri residenti. Al censimento 2011 in provincia di Pisa risiedono 31.998 stranieri: donne 52,5% e uomini 47,5%. Ci sono 7,8 stranieri ogni 100 residenti. Soltanto il 3,3% degli stranieri ha più di 65 anni; i bambini con età inferiore ai 15 anni sono il 19%. Il 77,7% degli stranieri è nella fascia di età attiva (15-64 anni). Crescono gli alunni stranieri nella scuola primaria e secondaria di I grado. Cresce il numero di stranieri extracomunitari iscritti ai Centri per l'impiego.

Famiglie e abitazioni: ci si sposa sempre meno in chiesa
Prosegue il trend di diminuzione del numero di matrimoni e aumentano le unioni di rito civile che sono nel 2011 il 50% dei matrimoni. 27,4 anni l’età media al parto delle donne straniere; 32,7 l’età media al parto delle donne italiane. Dal 2010 al 2011 meno sfratti emessi ed eseguiti. Nel 2011 torna a calare il volume di compravendite del mercato immobiliare (-1%) ad eccezione del comune capoluogo. 20 famiglie su mille richiedono un contributo per la locazione. Le risorse comunali rispondono al 14,7% del fabbisogno.

Istruzione: Prosegue il trend di crescita degli studenti iscritti alla scuola statale
Prosegue il trend di crescita degli studenti iscritti alla scuola statale (+681 rispetto all’anno scolastico precedente). Gli alunni iscritti nati all’estero sono l’8% del totale. 52.904 iscritti all’Università di Pisa nell’anno accademico 2011/2012. Gli iscritti come regolari sono il 42%

Lavoro: aumenta la disoccupazione
Nel 2011 ci sono 44.200 iscritti ai Centri per l’impiego come disponibili al lavoro (+12% rispetto all’anno precedente). Le donne sono il 60% dei disponibili. Il 69% degli iscritti mostra una disoccupazione di lunga durata. Diminuiscono nel 2011 gli avviamenti al lavoro, aumentano le cessazioni e si accentua la precarietà.

Reddito e imprese: i più 'ricchi' a Lajatico.
In provincia di Pisa il reddito imponibile medio 2010 è pari a 23.100 euro. Terza posizione in Toscana. Reddito più alto nel comune di Lajatico 30.711, reddito più basso nel comune di Riparbella 17.389. Nel capoluogo reddito in seconda posizione con 27.700 euro. Aumentano le imprese femminili e le persone extracomunitarie con cariche in imprese.

Turismo: calo delle presenze in provincia di Pisa rispetto al 2011
Nel 2012 gli arrivi sono 980.000 e le presenze 3.270.000. La permanenza media è di 3,3 giorni.

Agricoltura: si dimezza il numero delle imprese agricole
Diminuisce la superficie agricola complessiva, ma cresce la superficie media coltivata per azienda. Si dimezzano anche le aziende di allevamento.

Trasporti e mobilità: nel 2010 si sono verificati 1.830 incidenti stradali, con 2.563 feriti e 35 morti
Il 72,9% dei veicoli circolanti sono autovetture; i motocicli sono il 15,6%. Con 630 autovetture ogni 1000 abitanti la provincia di Pisa mostra un tasso di motorizzazione sopra la media nazionale (610). Nel 2010 si sono verificati 1.830 incidenti stradali, con 2.563 feriti e 35 morti. Il numero più alto di incidenti sul territorio provinciale avviene nei mesi estivi, su strade urbane e nella fascia oraria pomeridiana. A morire negli incidenti sono soprattutto i conducenti e i pedoni.

Spesa sociale: cresce la componente destinata a povertà e disagio
Quasi metà della spesa per interventi e servizi sociali dei Comuni o di aggregazione di Comuni è destinata agli anziani (49% nel 2011). In crescita la componente destinata a povertà e disagio adulti (da 10,7% del 2010 a 13,5% del 2011). Ai livelli più bassi come incidenza la spesa per immigrati e nomadi (2,5% del totale) e quella per le dipendenze (2,5%).

Ambiente: si produce in provincia il 4% dell’energia da fonti rinnovabili nazionale
254.440 le tonnellate di rifiuti urbani prodotti nel 2011, 601 kg di rifiuti pro capite. Aumenta la raccolta differenziata in provincia di Pisa: nel 2011 si differenzia il 39% dei rifiuti totali raggiungendo così il valore regionale. Le aree protette (parchi, riserve, ecc.) rappresentano il 9,6% del territorio.

Cultura, sport e terzo settore: volume d’affari di 37 milioni di euro
In provincia di Pisa 63 musei, 26 musei d'arte, 26 teatri, 13 cinema e 82 Biblioteche. Nel 2012 mila più di 38.000 spettacoli in provincia di Pisa per un volume d'affari di più di 37 milioni di euro. Il 44% è dovuto a manifestazioni sportive. 670 le associazioni sportive, 646 le organizzazioni del terzo settore iscritte all’albo.

OPEN DATA: LA PROVINCIA 'LIBERA' I SUOI DATI

Con la presentazione del Dossier Statistico la Provincia di Pisa ha inoltre annunciato la pubblicazione di ben 26 archivi di dati, organizzati in aree tematiche e scaricabili nei diversi formati (EXCEL e CSV per i dati alfanumerici e SHAPEFILE per i dati geografici).

“I dati sono rilasciati con una licenza d'uso che prevede la possibilità per gli utenti di riusare i dati liberamente e senza vincoli, anche per attività commerciali, con l'unico obbligo di citare la fonte - spiega Paolo Picchi, responsabile del settore statistica della Provincia di Pisa - ­ i dataset disponibili riguardano 7 aree tematiche: Amministrazione (con i dati relativi al personale in dotazione e agli atti amministrativi eseguiti), Territorio (con i dati geografici relativi alle aeree  e ai parchi naturali, alle riserve, alle strade provinciali), Cultura (con i dati geografici sui musei e le biblioteche), Lavoro (con i dati sui disponibili, sugli avviamenti e le cessazioni, sugli iscritti alle liste di mobilità), Incidenti stradali (con i dati sul numero di incidenti, feriti e morti), Scuola (con i dati sugli iscritti e sulle classi), Turismo (con i dati sul movimento turistico, sulle strutture recettive e gli stabilimenti balneari)”.

“Gli Open Data stanno diventando una delle priorità anche per le Amministrazioni Pubbliche italiane - sottolinea l’assessore provinciale all’innovazione Nicola Landucci - così le informazioni e i dati che spesso restano ad 'impolverarsi' negli archivi digitali dell'amministrazione, o circolano soltanto tra gli addetti al lavoro, diventano una ricchezza a disposizione di tutta la cittadinanza”.

Un esempio? Un utente 'esperto' può creare un'applicazione per smartphone per trovare le strutture culturali in provincia utilizzando i dati geografici relativi ai musei e alle biblioteche o creare facilmente mappe, mentre un utente meno esperto può riusare i dati statistici relativi al mercato del lavoro o al mondo scolastico per elaborare velocemente grafici e studi. In entrambi i casi gli utenti potranno usare liberamente, e anche a fini commerciali, i prodotti realizzati con i dati messi a disposizione dalla Provincia.

In molti casi gli utenti riescono a usare i dati in forme e modalità non immaginate dal soggetto che li ha pubblicati. Per questo motivo la filosofia Open Data invita a pubblicare anche quei dati che sembrano poco interessanti, ma che invece grazie alla creatività degli utenti possono essere riusati.

“La pubblicazione di questi primi dati rappresenta l'inizio di un percorso di apertura dei molti dati in possesso dell'amministrazione provinciale - conclude l’assessore - la Provincia intende, infatti, implementare i dataset open, individuando, anche con il coinvolgimento della cittadinanza e di altri stakeholders, altri dati interessanti”.

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