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Cronaca

Droga nascosta dietro una parete: gli sposini diventano spacciatori

I Carabinieri hanno fermato due persone dopo aver ricevuto 'qualcosa' da un individuo a bordo di uno scooter. Una volta individuata l'abitazione del pusher hanno fatto irruzione: dietro una intercapedine grandi quantitativi di droga che potrebbe provenire dall'Albania

Sono stati resi noti questa mattina nel corso di una conferenza stampa i particolari dell'operazione, condotta dai Carabinieri di Pisa, che ha portato all'arresto di quattro persone, tra cui una giovane coppia che aveva allestito un vero e proprio laboratorio di droga in città.

Il tutto è iniziato sabato notte dopo un controllo occasionale di una Fiat Panda guidata da un italiano, L.C., 47 anni, di Monsummano Terme, con a fianco l’amico tunisino, T.K., di 24 anni. I due sono stati notati mentre ricevevano qualcosa da un individuo viaggiante a bordo di uno scooter di colore nero nel parcheggio di un Cimitero alla periferia di Pisa. Data l’ora tarda e il luogo, solitamente frequentato da spacciatori e tossicodipendenti, l’italiano e il tunisino sono stati raggiunti e fermati da personale in borghese del Nucleo Operativo e Radiomobile che era appostato per verificare alcune segnalazioni di furti su autovetture.

I militari, notato l’atteggiamento nervoso dei due e accertato che gli stessi erano gravati da alcuni precedenti in materia di stupefacenti, hanno proceduto al controllo del veicolo a bordo del quale hanno rinvenuto un panetto confezionato con del nastro da pacchi, risultato poi contenere 270 grammi di eroina. Gli immediati accertamenti hanno permesso di risalire all’individuazione dell’abitazione del 'fornitore', visto poco prima alla guida dello scooter. A quel punto è scattato il blitz dei Carabinieri, che hanno dapprima circondato l’appartamento a poca distanza dal centro di Pisa e successivamente effettuato l’irruzione.

All'interno i militari hanno trovato una giovane coppia, sposata da tre anni, lui albanese, E.C. di 32 anni, e lei rumena, C.C., di 31 anni. L’uomo, alla vista dei militari, ha tentato la fuga cercando di calarsi dalla finestra, ma ha desistito quando ha visto che fuori della stessa vi erano altri militari che avevano circondato la zona. Nel corso della perquisizione dell’appartamento, i Carabinieri hanno scoperto all’interno del locale caldaia l’esistenza di un’intercapedine, ricavata da una parete, nella quale la coppia aveva nascosto un vero e proprio laboratorio per il confezionamento dello stupefacente.

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Per l’estrazione dello stupefacente dall’intercapedine è stata demolita parte della struttura muraria. All'interno c'erano circa 4 chili di eroina pura suddivisa in panetti, circa 55 kg di sostanza da taglio e la somma in contanti pari a quasi 22.000 euro, provento dell’attività delittuosa. In un’altra stanza dell’abitazione, nel corso dell’approfondita perquisizione, è stato trovato invece tutto l’occorrente per confezionare le grosse partite di droga, in particolare una pressa artigianale dotata di martinetto idraulico utilizzata per impacchettare i panetti di droga, buste in cellophane, numerosi bilancini di precisione e nastro da pacchi.

Dai primi accertamenti, che necessitano comunque ulteriori approfondimenti, è emerso che la giovane coppia, benché sposata da poco, viveva in Italia dal 2006 e si era trasferita a Pisa da alcuni mesi. Nei confronti dell’albanese sono risultati già alcuni precedenti per stupefacenti e detenzione illegale di armi. Anche nei confronti degli altri due arrestati, il tunisino e l’italiano, entrambi domiciliati a Monsummano Terme, sono in corso ulteriori approfondimenti, ritenendo, dal quantitativo di stupefacente acquistato a Pisa, che gli stessi curino parte del mercato al dettaglio nel pistoiese.

Visto il cospicuo quantitativo di droga sequestrata nonché il materiale rinvenuto, non è escluso che lo stupefacente provenga direttamente dall’Albania. Tutti i quattro soggetti fermati sono stati arrestati ed associati al carcere Don Bosco a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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