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Cronaca

La Città del Teatro a Cascina: "E' questo quello che chiamano nuovo?"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PisaToday

Da operatori e da artisti direttamente coinvolti, vogliamo porre alcune domande in merito a questa cosiddetta nuova gestione della Città del Teatro.

Come è possibile che l'attuale CdA della Fondazione Sipario, insista nel denunciare un debito di 1.200.000,00 euro che non trova riscontro nei dati ufficiali rilasciati a Ministero e Regione?La Sindaca Ceccardi non avrebbe già dovuto analizzare e conoscere i bilanci della Fondazione in veste di consigliera di opposizione durante la scorsa amministrazione?

Come può il Presidente Andrea Buscemi chiedere un'ulteriore riduzione del 20% sul cachet delle compagnie e dichiarare, "da uomo di teatro", che "non sarà difficile sostituire le compagnie poco disponibili con altre più comprensive e lungimiranti"? Quindi chi non si adegua verrà sostituito, ma non da qualcuno più bravo, ma più comprensivo e lungimirante?

Perché se la direttrice artistica Donatella Diamanti propone altre soluzioni per garantire un risparmio le viene chiesto di dimettersi data "l'inconciliabilità tra la linea culturale e gestionale della stessa e quella della nuova idea di Città del Teatro e della Cultura"? E cosa c'entra l'hashtag "bastagender" con la richiesta di dimissioni? Oltre a colpire una persona si vuole colpire forse tutto un sistema di valori giudicati non idonei all'ideologia leghista?

Dove sono i programmi Teatro On e Off 2016-17? L'Assessore Nannipieri, che è solito farsi regalare opere dagli artisti per esporli a casa sua, pensa di trovare qualche amico che possa recitare gratis o ci penserà la compagnia del Presidente Buscemi? L'Assessore alla Bellezza offrirà anche ai teatranti la possibilità di utilizzare Casa Nannipieri?

Lo scorso luglio, insieme a Nannipieri, Matteo Arcenni incontrava i precari rassicurandoli che sarebbero stati tutti riconfermati e con contratti migliori, presentandosi in qualità di consulente amministrativo. Ma se nell'avviso pubblico del 28 luglio scorso per la nomina di 2 componenti del CdA della Fondazione, si legge tra le cause di ineleggibilità "l'obbligo di non essere dipendente o consulente della Fondazione né del Comune di Cascina", come può Arcenni essere Vicepresidente? Hanno mentito? Conoscevano l'esito prima della selezione? Possiamo conoscere le competenze riscontrate dalla Sindaca dato che egli stesso dichiara di "non sapere un … di teatro" mentre tutti i precari, laureati e con esperienza, sono rimasti a casa?

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