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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Elezioni per il nuovo rettore: tutto quello che c'è da sapere

La procedura prevede uno o più turni di votazione. Il 6, 7, 8 e 9 giugno le prime consultazioni. Ecco come funzionano le elezioni e chi può votare

Entra nel vivo la corsa per succedere a Massimo Augello nel ruolo di rettore dell'Università di Pisa. Il 9 maggio scorso, al Palazzo dei Congressi, si è infatti tenuta la riunione del corpo elettorale. Quattro i professori che hanno presentato la propria candidatura: Donato Aquaro, Giuseppe Iannaccone, Paolo Maria Mancarella, Mauro Tulli. Al momento è in corso la sottoscrizione delle candidature presso l'Ufficio Affari Generali dell'Amministrazione Centrale. Il 6, 7, 8 e 9 giugno prossimo si svolgerà invece il primo turno di votazione, a cui seguiranno eventualmente il secondo turno (13, 14, 15, 16 giugno) e infine il ballotaggio (21, 22 e 23 giugno).

IL RETTORE. Ad essere eletto sarà il nuovo rettore dell'Università di Pisa, cioè colui che ha la rappresentanza legale dell’Ateneo e svolge le funzioni generali di indirizzo, di iniziativa e di coordinamento delle attività scientifiche e didattiche. È responsabile del perseguimento dei fini dell’Università, secondo criteri di qualità e nel rispetto dei principi di efficacia, efficienza, trasparenza e promozione del merito. Scelto fra i professori ordinari a tempo pieno che presentano la propria candidatura, il rettore dura in carica sei anni accademici, per un unico mandato non rinnovabile.

LE ELEZIONI. La procedura per l’elezione del rettore si svolge in uno o più turni di votazione secondo le modalità di seguito indicate. Nel primo turno di votazione il rettore è eletto a maggioranza assoluta dei voti esprimibili. Il primo turno di votazione è valido se risulta espresso almeno il venti per cento dei voti esprimibili e vi sono candidati ammessi al secondo turno. Sono ammessi al secondo turno i candidati che abbiano riportato almeno il 10% dei voti esprimibili. Solo nel caso in cui un candidato abbia riportato almeno il 20% dei voti esprimibili è ammesso al secondo turno anche in assenza di altri candidati ammissibili. Qualora il primo turno di votazione non risulti valido possono essere presentate nuove candidature.

Nel secondo turno di votazione il rettore è eletto a maggioranza assoluta dei voti espressi. In caso di mancata elezione, e purché la somma dei voti ottenuti dai due candidati maggiormente votati nel secondo turno superi il 50% dei voti espressi, si procede al ballottaggio tra i due candidati maggiormente votati. Se non si realizzano i presupposti per il ballottaggio, la procedura elettorale riparte dal primo turno: possono essere presentate nuove candidature e si procede ad una nuova votazione. Il ballottaggio è considerato valido qualunque sia il numero dei votanti e risulta eletto il candidato che riporta il maggior numero di voti. A parità di voti tra due candidati partecipa al ballottaggio, o è dichiarato eletto, il candidato più anziano in ruolo o, in caso di ulteriore parità, il più giovane d’età. In ognuna delle votazioni i voti eventualmente espressi per persone che non sono validamente candidate sono nulli.

CHI VOTA. L’elettorato attivo per le elezioni del rettore spetta: ai professori in ruolo; ai ricercatori a tempo indeterminato e a tempo determinato; al personale tecnico amministrativo a tempo indeterminato, compresi i collaboratori ed esperti linguistici; ai rappresentanti degli studenti nel consiglio di amministrazione, nel senato accademico e nei consigli di dipartimento. Il voto dei ricercatori a tempo determinato viene ponderato nella misura di un voto ogni due voti espressi, sia ai fini sia del quorum di validità dei turni di votazione che della maggioranza richiesta per l’elezione. Il voto del personale tecnico amministrativo a tempo indeterminato viene invece ponderato nella misura di un settimo, ad eccezione dei rappresentanti in senato accademico che hanno voto pieno.

NOMINE. Il rettore nomina con proprio decreto il prorettore vicario, scelto fra i professori ordinari a tempo pieno nell’ambito dell’Università, che lo sostituisce in tutte le sue funzioni nei casi di impedimento o di assenza. Il rettore può nominare anche dei prorettori, scelti nell’ambito dell’Università tra docenti a tempo pieno, i quali rispondono direttamente al rettore relativamente ai compiti loro attribuiti. In questo caso nel decreto di nomina devono essere definiti i compiti e i settori di competenza.

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