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Cronaca Cisanello / Via Cisanello

Ospedale Cisanello, nuovi macchinari per la riabilitazione di chi è su sedia a rotelle

L'esoscheletro e il cicloergometro Fes vanno ad aggiungersi agli strumenti già in uso nella struttura e che fanno del Centro mielosi dell'Aoup uno dei punti di eccellenza per quanto riguarda la riabilitazione e il trattamento delle mielolesioni

Due nuovi macchinari per la riabilitazione delle persone con lesione del midollo spinale arrivano a Cisanello. Sono stati infatti acquistati dal Centro mielosi dell'Aoup, grazie al finanziamento di ricerca ministeriale di cui è responsabile la dottoressa Giulia Stampacchia, due innovativi strumenti per la riabilitazione delle persone costrette sulla sedia a rotelle: l'esoscheletro e il cicloergometro Fes. Macchinari che si aggiungono a quelli già in uso nella struttura e che fanno del Centro dell'Aoup e della Toscana uno dei punti di eccellenza per quanto riguarda la riabilitazione e il trattamento delle mielolesioni.

"L'esoscheletro - spiega Giulia Stampacchia, responsabile del Centro mielolesioni dell'Aoup - è una specie di 'armatura' in metallo che serve per riabilitare al cammino le persone costrette su sedia a rotelle. Il paziente indossa questa armatura, programma un software e questo aziona quattro motori che permettono al paziente di camminare. E' un macchinario unico in Toscana e la nostra speranza è che questo tipo di strumenti, oggi molto costosi, possano un giorno diventare comuni e accessibili a tutti sostituendo in questo modo le sedie a rotelle".

"Il cicloergometro Fes - prosegue Stampacchia - è invece un macchinario che permette di migliorare il trofismo muscolare, osseo e articolare. Lo strumento è formato da un motore che fa fare al paziente una pedalata passiva. Questo motore è collegato ad un sistema che stimola la contrazione muscolare e fa fare al paziente determinati movimenti che, da solo, non sarebbe in grado di fare".

Ospedale Cisanello, ecco l'esoscheletro

In sostanza il cicloergometro Fes prepara il paziente alla seconda fase, quella dell'esoscheletro in cui il paziente si rimette nuovamente 'in piedi'. "Le prime esperienze sono incoraggianti - continua la dottoressa Stampacchia - dalle testimonianze la camminata con l'esoscheletro è stata vissuta dai pazienti non solo come emozionante ma anche come terapeutica. Fra gli effetti immediati sono infatti state riscontrate la scomparsa, o notevole riduzione, del dolore cronico e la riduzione della spasticità".

Con l'obiettivo di sostenere lo sviluppo del trattamento innovativo, anche al di là del progetto di ricerca, è inoltre nata l'associazione Artim, una onlus fondata da malati, familiari e personale sanitario. L'associazione è promossa dalla stessa dottoressa Giulia Stampacchia e da Gianluca Toniolo, chirurgo endoscopista a Cisanello che ormai da quattro anni è costretto su una sedia a rotelle in seguito ad un grave incidente stradale.

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