Esplosione alla centrale elettrica di Bologna: un disperso è originario di Pontedera
Il grave incidente presso l'impianto di Bargi a Camugnano è avvenuto nel pomeriggio del 9 aprile
Sono ore terribili quelle che stanno vivendo i familiari delle vittime e dei dispersi, a seguito del gravissimo incidente avvenuto alla centrale elettrica di Bargi a Camugnano, nel bolognese. Nel pomeriggio di ieri, 9 aprile, come racconta BolognaToday, un'esplosione ha causato morti e feriti, con un crollo che ha comportato l'inondazione dei locali al piano inferiore. La zona dove è avvenuto l'incidente si trova 30 metri sotto il livello dell'acqua. Sono 3 le vittime accertate: Mario Pisani, 73 anni, residente a San Marzano di Giuseppe (Taranto); Vincenzo Franchina di 35 anni, residente a Sinagra (Messina), che lascia la moglie e un figlio appena nato, e Petronel Pavel Tanase, 45 anni, rumeno residente a Settimo Torinese. Altri 5 operai sono rimasti feriti.
L'apprensione cresce per chi è rimasto intrappolato tra acqua e macerie, dalle 15 di ieri. Sono in 4: si tratta di Paolo Casiraghi, 59 anni milanese, è dipendente della ditta Abb; Alessandro D'Andrea, il più giovane, 37 anni, originario di Pontedera, lavora per la Voith di Cinisello Balsamo; Adriano Scandellari, 57 anni, dipendente della Enel Green Power, è padovano, residente a Mestre; Vincenzo Garzillo, napoletano di 68 anni, dipendente di Lab Engineering, era a Suviana come consulente esterno.
Al momento le ricostruzioni dell'accaduto sono ancora frammentarie e parziali. Ci vorranno giorni per capire esattamente cosa sia successo. Al momento è certo che alcuni dei lavoratori si trovavano al livello -8: l'esplosione dell'alternatore in fase di collaudo li ha travolti in pieno. Gli altri erano al piano di sotto livello -9: la stanza si sarebbe riempita d'acqua e detriti in seguito al crollo del solaio. Si trattava non di manutenzione, ma di messa in opera di adeguamenti della centrale: una turbina è esplosa all'improvviso quando ormai si era alla fase di collaudo, dopo mesi di lavori.