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Cronaca

Ex colorificio liberato: due mesi di impegno del Progetto Rebeldia

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PisaToday

Da due mesi l’Ex-colorificio liberato continua a strappare Pisa dal grigiore, così come il 13 Ottobre, così come il 20 Ottobre e così come tutti questi giorni trascorsi nell’aprire alla città uno spazio abbandonato da anni, un vuoto che va ogni giorno a riempirsi. Molti spazi di quei 14.000 metri, adesso sono accessibili e vivibili.

La Biblioteca Babil oramai dopo aver sistemato stanze e imbiancato pareti ha mensole dove far tornare a respirare quell’immenso patrimonio, donato in gran parte dalla città negli anni e finalmente di nuovo restituito; la Ciclofficina già all’opera ripara bici e cerchioni. L’opera murale di Etnik sulla facciata del capannone appena entrati è finalmente finito e ipnotizza chi vi passa davanti, costretti a passi indietro, per godere dalla giusta distanza della sua profondità, dei suoi colori e della sua prospettiva.

La prima vera e propria opera d’arte che presto si intreccerà , con “pezzi” di altri artisti in un progetto comune. Il GASP ha appena terminato le consegne natalizie sempre più numerose all’interno del quartiere ed è in attesa delle arance per il mese di gennaio. La parete d’arrampicata è di nuovo pulita, le prese lucidate; in queste vacanze natalizie si inizierà a montarla così da poter nel prossimo 2013 tornare ad allenarsi. Le riunioni delle associazioni da sempre presenti nel Progetto Rebeldia sono ricominciate regolarmente e quelle delle nuove associazioni sono state già programmate.

Tra le novità del nuovo spazio nuove collaborazioni, con chi da anni è in cerca di spazio, con la Compagnia Arcadia che propone mensilmente il Laboratorio di danza orientale, con Controcanto che da Gennaio partirà con i laboratori di canto popolare. Ma nuove realtà stanno nascendo, sulla spinta energica di questo spazio liberato come il gruppo Orti d’Assalto, che presto partirà con il progetto di Orto Urbano e con utilissimi laboratori di panificazione. In questi due mesi tanti anche gli ospiti e i momenti di approfondimento come l’evento fatto con la Compagnia teatrale “Narrazioni Civili” sulle stragi nuove e su quelle dimenticate, alla ricerca di una verità collettiva e non solo giuridica, di un racconto condiviso.

Non ci siamo certo dimenticati che abbiamo cantato a squarciagola “Curre curre guagliò” dei 99 Posse in occasione del loro concerto al colorificio, così come ha sedimentato in importanti riflessioni il convegno più recente “Recupera. Riqualifica. Riutilizza” fatto in collaborazione con il gruppo regionale della federazione della sinistra e con il WWF e Unione Inquilini per quanto riguarda il lavoro di ricerca e analisi dei dati sullo sfitto, inutilizzato e abbandonato. Da due mesi il fermento che anima questo spazio liberato ha portato a piccole rivoluzioni quotidiane in termini di rapporti col quartiere o coi vicini operai delle fabbriche antistanti, e in termini di relazioni tra vecchie e nuove associazioni, cittadin* da sempre affezionati e recenti avventori sempre più appassionati, promuovendo ogni giorno partecipazione reale.

Da qui la nuova sfida per il 2013, che il Municipio dei Beni Comuni lancia alla città proprio a partire da questo spazio liberato. “United colors of Commons” si svolgerà il 25-26-27 Gennaio proprio all’ex-colorificio liberato e ospiterà sessioni di dibattito e riflessione sui beni comuni, su come riutilizzare fabbriche abbandonate, e soprattutto sulla funzione sociale della proprietà privata, ma ci sarà anche modo di essere realmente protagonisti nella giornata del 25 gennaio, con “Actions for Commons” in cui praticheremmo forme di democrazia dei beni comuni in giro per la città, in quelli che le proposte di tutt* individueranno come punti cruciali per la nostra città. E saremo di nuovo tutt* protagonisti nei tavoli di lavoro previsti per sabato 26.01, giornata laboratoriale a programma aperto, che saremo felici di aggiornare a seconda delle proposte che verranno dalla cittadinanza in questo mese.

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