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Cronaca San Miniato

Omicidio-suicidio a San Miniato: offese e cordoglio su Facebook

In tanti hanno voluto lasciare un pensiero per Elisa, uccisa dall'ex fidanzato. Per lui offese ma anche una domanda: "Perchè?"

Tante foto insieme che fanno parte però del passato sulla pagina Facebook di Federico Zini e Elisa Amato. Il presente era segnato dalla fine di una relazione che evidentemente il ragazzo non riusciva ad accettare. Così l'altra notte, tra venerdì 25 e sabato 26 maggio, secondo la ricostruzione dei Carabinieri, forse per cercare di convincerla a riallacciare la storia, è salito in auto e ha raggiunto la sua ex sotto casa in provincia di Prato. Un litigio e poi, secondo quanto affermato da alcuni testimoni, sono stati sparati alcuni colpi di pistola (Federico da poco deteneva legalmente l'arma per uso sportivo), la fuga in auto fino a San Miniato, dove lui abitava, fino al ritrovamento dei corpi vicino al campo sportivo. Sarà l'autopsia a chiarire se Elisa sia stata uccisa a Prato oppure a San Miniato.
Un omicidio-suicidio che ha scosso la provincia di Pisa e non solo, visto che Federico, 25 anni, era molto conosciuto per la sua attività di calciatore (in questa stagione ormai conclusa aveva militato nel Tuttocuoio), mentre Elisa lavorava in un noto negozio di abbigliamento fiorentino.

Messaggi di cordoglio ma anche offese contro Zini

Quando la notizia ha iniziato a diffondersi sono state numerose le persone che hanno deciso di lasciare un pensiero, un commento, sulle pagine Facebook dei due ragazzi. "Incredibile..incredibile...come possiamo immaginare quello che è successo dopo aver letto questi commenti...che tristezza.." scrive Andrea sotto ad una foto che ritrae i due ragazzi felici con un cane.
"Ti manderò un bacio con il vento e so che lo sentirai, ti volterai senza vedermi ma io sarò lì..." scrive ancora Ida, un'amica di Elisa Amato.

"Non ho voluto crederci fino alla fine giuro ... mi chiedo il perché ... perché questo gesto estremo ... il mio pensiero in questo momento è un misto tra rabbia, dispiacere e sgomento... lei non meritava quello che lei hai fatto ... a volte penso che la nostra colpa è solo quello di essere DONNE ....riposate in pace entrambi" commenta Mina sulla pagina Facebook di Federico Zini. Per lui, in mezzo a chi si chiede semplicemente "Perchè?" e a chi scrive "Rimarrai sempre la bella persona che ho conosciuto", ci sono anche commenti duri, offensivi. "Non è per lui che dovreste smettere di commentare, ma per i suoi genitori che avranno il doppio dolore di aver cresciuto un figlio sbagliato, omicida e suicida - scrive Youssef  per cercare di calmare gli animi - lasciate che resti questo ricordo almeno, pulito, di lui. Che la madre possa visitare il suo profilo e piangerlo senza essere ferita a morte tutte le volte. Per la ragazza tanta tristezza, vittima della follia. Solo questo".

Armi troppo facili?

Sulla tragedia che si è consumata a cavallo tra Prato e San Miniato è intervenuto Nicola Fratoianni, segretario nazionale di Sinistra Italiana, che si interroga sul possesso troppo facile di armi. "In provincia di Pisa si è consumato il 27° femminicidio dall’inizio di quest’anno in Italia - afferma - un’altra giovane donna massacrata dal suo ex fidanzato. Una strage senza fine”. “E ancora una volta - prosegue Fratoianni - una drammatica esecuzione utilizzando un’arma regolarmente detenuta per uso sportivo grazie ai pochi controlli e alla facilità con cui si può ottenere”. “Non è forse arrivata l’ora di affrontare - conclude Fratoianni - anche questo problema?”.

Chi erano i due ragazzi morti

Federico Zini era un calciatore 25enne, residente a San Miniato e tesserato con il Tuttocuoio, squadra che milita nella serie D. Di ruolo attaccante ha giocato, sempre in Serie D, col Riccione, prima di fare delle esperienze in alcuni campionati esteri (Malta, Bulgaria e Filippine). Zini nel 2015 si infortunò gravemente e nel periodo della riabilitazione ha fondato l'associazione 'Un pallone per un sorriso', che si occupa di realizzare desideri dei bambini con gravi patologie.

Elisa Amato, 30 anni, residente a Prato. Da da circa un anno lavorava come commessa in un negozio di moda fiorentino. Nel 2014 si era laureata all’Università di Pisa, nel corso di Tecniche di Allevamento del Cane di Razza ed Educazione Cinofila (TACREC), presso la facoltà di Veterinaria.

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