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Cronaca

Caos alla festa di Capodanno per giovanissimi, la rabbia dei genitori: "Spariti giubbotti e portafogli"

L'evento organizzato alla Stazione Leopolda di Pisa è terminato con accuse e 'promesse' di denunce verso gli organizzatori

Doveva essere una serata da vivere con spensieratezza e, chissà, conservare tra i ricordi più belli della propria adolescenza. Il finale però non è stato all'altezza delle aspettative. La festa per il Capodanno alla Stazione Leopolda di Pisa, organizzata da un consorzio di giovanissimi e rappresentanti di diverse scuole superiori del territorio, si è conclusa con l'intervento di una pattuglia della Polizia, fra proteste e tensioni di ragazzi e genitori.

Fra le testimonianze di quanto accaduto c'è quella della mamma di una 16enne, che ha scritto a PisaToday segnalando il caso, trattato anche in un gruppo Facebook che ha raccolto numerose reazioni e commenti: "Nostra figlia ci avvisa dicendo che non riescono ad entrare al guardaroba, c'è troppa ressa, attendiamo mezz'ora e vediamo uscire ragazzi che si lamentano coi genitori, al che mi avvicino all'ingresso". Racconta poi di "genitori preoccupati, un paio di risse, un ragazzino col naso insanguinato, ragazze fuori con il solo vestitino senza giubbotto che piangono, altre che si sentono male per attacchi di panico, la ressa al guardaroba dice che sia stata fatta da un gruppo di ragazzi, dicono sono entrati senza biglietto ma i buttafuori li han fatti passare(?)". La preoccupata testimonianza prosegue: "Già lì doveva partire la richiesta di aiuto alle forze dell'ordine che non è stata fatta, così hanno fatto razzia di tutto, giubbotti, borse, telefoni, nessuno della sicurezza a fare ordine, dentro al locale solo 'dipendenti' e nessun referente, nessuno a cui chiedere".

L'intervento della Polizia c'è stato intorno alle ore 5. Gli agenti sul posto hanno raccolto le testimonianze di altri genitori presenti fuori la Stazione Leopolda per riportare a casa i figli, riportando la calma. La dinamica, che resta da chiarire, sarebbe quella appunto che un gruppo di persone, non identificate, si sarebbe introdotto all'interno della struttura senza regolare biglietto per trafugare giubbotti ed effetti personali dal guardaroba. Da via Lalli aggiungono che il referente dell'evento, così come tutti i genitori dei ragazzi coinvolti, sono stati invitati a sporgere denuncia.

La dinamica dei fatti è stata ricostruita da Martino Alderigi, presidente dell'Associazione Casa della città Leopolda, che ha dato in gestione gli spazi per l'evento. Alderigi puntualizza: "La festa era a numero chiuso e con regolare prevendita, proprio per prevenire disordini. L'irruzione nel guardaroba è effettivamente avvenuta, ma a farla sono state persone presenti alla festa e munite di biglietto". Spiega poi che "giunti attorno alle 3, moltissimi dei presenti si sono radunati di fronte al guardaroba per recuperare cappotti e giubbotti e tornare a casa. La calca ha generato una forte tensione e diversi ragazzi, per saltare la fila, sono entrati senza autorizzazione nel guardaroba. Da lì è nato il parapiglia e nella confusione sono andati smarriti diversi effetti personali e alcuni indumenti sono stati scambiati, non so ovviamente se casualmente o apposta".

I disordini si sono trascinati fuori, dove molti dei genitori presenti "hanno alzato i toni nei confronti degli organizzatori e del personale di sicurezza presente all'interno della Leopolda", prosegue Alderigi, "i referenti, seppur maggiorenni, di fronte alle minacce di persone che potevano essere i loro genitori sono rimasti fortemente scioccati. Così sono intervenuto personalmente al telefono, assieme ai padri e alle madri degli organizzatori, per rassicurare i ragazzi che avevano smarrito indumenti, cellulari e portafogli".

"E' stato molto più difficile ragionare con alcuni dei genitori - sottolinea Alderigi - noi, ma soprattutto i giovani referenti, siamo stati offesi e minacciati. Comprendo che nella concitazione del momento i toni possano alzarsi, ma la maleducazione non è mai giustificabile". "Inoltre so per certo che, in attesa di comprendere la reale dinamica dei fatti - conclude il presidente dell'Associazione Casa della città Leopolda - diversi giubbotti sono stati riconsegnati ai legittimi proprietari. Invito tutti i ragazzi e le ragazze che hanno smarrito gli indumenti e i loro genitori a rivolgersi alle famiglie dei referenti, che hanno assicurato di risarcire di tasca propria gli eventuali furti".

RETTIFICA

Secondo quando riferitoci dalla Volturia Eventi, quest’ultima non rientra tra gli organizzatori dell'evento essendosi limitata a fornire il servizio audio e i due DJs all'organizzazione di Pisa. Volturia Eventi dichiara di non essere responsabile della logistica, dello svolgimento o del controllo dell'evento, esentandosi da qualsiasi imputazione. La loro partecipazione si è limitata alla direzione artistica e al noleggio dell'impianto.

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