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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Fidejussioni 'Consorzio Nuovo Calambrone', Ucic-Prc: "Nuova garanzia tossica da Bulgarella"

Il gruppo consiliare ha chiesto informazioni sulle fidejussioni del consorzio in consiglio. Risulta una garanzia fornita dalla Edilcentro dell'imprenditore trapanese per 350mila euro proveniente dalla Union Credit, finanziaria "mai stata abilitata"

Ancora la Union Credit Finanziaria Spa. E' di nuovo questa la società finanziaria da cui proviene la fidejussione "tossica" secondo 'Una Città in Comune-Rifondazione Comunista' fornita a garanzia in questo caso per lavori nell'ambito degli interventi sul litorale del 'Consorzio Nuovo Calambrone'.

Fra tutte le 12 società della cordata la Edlicentro di Bulgarella ha presentato una copertura da 350mila euro per gli interventi alla ex colonia Vittorio Emanuele. Dal question time promosso in consiglio comunale dal gruppo è emerso che fonte di questa polizza è quella Union Credit Finanziaria Spa per cui la stessa amministrazione pisana ha accertato la non idoneità a rilasciare fidejussioni quantomeno dal dicembre 2008, in quanto cancellata il 19 dicembre di quell'anno dagli appositti registri della Banca d'Italia. Si tratta della stessa finanziaria del caso Navicelli.

"Ieri in consiglio comunale si è avuta un'ulteriore conferma - scrive Ucic-Prc - della sistematicità del ricorso a fideiussioni tossiche da parte di alcune imprese. Su 12 società e relative fideiussioni una sola ha presentato una fideiussione per 350 mila euro senza valore: la Edilcentro Srl dell'imprenditore Bulgarella. Non solo, la finanziaria che l'ha emessa è la Union Credit Finanziaria Spa, la stessa usata sempre da Bulgarella per l'intervento ai Frati Bigi,  e che lo stesso imprenditore aveva negato di aver utilizzato. La stessa società finanziaria a cui ha fatto ricorso anche la Sviluppo Navicelli".

Il conto si allunga: "Questa nuova fideiussione tossica, che solo grazie ai nostri atti ispettivi è emersa, sommata alla precedente, anche questa tossica, rilasciata dalla United Consulting  Finance sempre per la ristrutturazione della Colonia Vittorio Emanuele II a Calambrone dalla Edilcentro, porta ad un totale di  fideiussione tossiche di circa 900mila euro solo per questo intervento. Mentre sale a quasi 5 milioni il valore complessivo delle fideiussioni tossiche portate da Bulgarella in questi anni in Comune".

Da qui la conclusione: "E' come abbiamo sostenuto nei giorni scorsi: il ricorso a società finanziarie inaffidabili non è un caso isolato o uno spiacevole errore, ma una modalità usata sistematicamente da alcuni imprenditori senza che il Comune abbia fatto in tutti questi anni alcun controllo o verifica". 

Nella risposta al question time l'assessore Serfogli ha specificato che la polizza sotto esame è stata presentata il 7 agosto 2008. Sono in corso approfondimenti da parte degli uffici comunali. Per Auletta la Union Credit Finanziaria Spa, in base al decreto del Ministero dell'Economia del 19 dicembre 2008, "la finanziaria non è mai stata abilitata al rilascio delle fidejussioni".

UNION CREDIT FINANZIARIA SPA. Il decreto 235 – 385/C del 19 dicembre 2008 del Ministero dell'Economia ricostruisce quelli che sono stati gli accertimanti sulla finanziaria che ne hanno portato alla cancellazione dal registro dei soggetti abilitati a rilasciare fidejussioni.

Le verifiche hanno riscontrato irregolarità fin dal 19 gennaio 2007, quando l'iscrizione all'Ufficio Italiano dei cambi nell'elenco degli intermediari finanziari c'è stata il 5 dicembre 2006. Praticamente da subito. La prima infrazione riguarda una modifica dell'oggetto sociale intercorsa in quella data in una delibera di assemblea straordinaria, poi non comunicata all'organo vigilante, ed è una modifica rilevante in quanto si prevede la "concessione di finanziamenti nei confronti del pubblico anche nella forma del rilascio di garanzie e crediti di firma sotto qualsiasi forma".

Da qua scatta la richiesta di informazioni dell'Ufficio Italiano Cambi in merito ai requisiti contabili per esercitare, cioè l'avere un milione di euro di fatto liquido nel capitale sociale e 2,5 milioni di mezzi patrimoniali generali. La documentazione non arriva, così parte l'accertamento della Banca d'Italia, che al 29 aprile 2008, rileva come non ci sia liquidità dato il capitale sociale derivante da "immobilizzazioni finanziarie" e come i mezzi patrimoniali ammontino a 998mila euro, "molto al di sotto della soglia minima" si legge del decreto del Ministero.

E' in questa data che parte il procedimento di cancellazione. Segue la difesa da parte della Union Credit Finanziaria con nuove manovre finanziare sui conti ed aumenti di capitale, un insieme di provvedimenti che però viene definito "non idoneo a inficiare le censure di inadeguatezza patrimonale formulate".

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