Torna dal 20 al 22 ottobre alla Stazione Leopolda di Pisa il 'Food & Wine Festival', quest'anno sotto il marchio di 'Terre di Pisa'. La manifestazione, ad ingresso gratuito, è organizzata dalla Camera di Commercio con il supporto delle associazioni di categoria pisane e dell'istituto alberghiero Matteotti, con il patrocinio della Regione Toscana, dell'Università e del Comune di Pisa.

A tracciare la linea della sesta edizione, che promette di essere da record, è stato alla presentazione del 13 ottobre il presidente dell'ente camerale Valter Tamburini: "L'anno scorso su due giorni abbiamo avuto circa 7mila visitatori, con una buona percentuale di stranieri. Quest'anno abbiamo 63 espositori di prodotti tipici e d'eccellenza, che crediamo non siano inferiori a nessuno come qualità. L'iniziativa va sotto il marchio 'Terre di Pisa', il progetto che abbiamo lanciato e che è stato accolto da molti attori della provincia, un'idea che non riguarda solo i prodotti alimentari ma tutta l'accoglienza ed il comparto turistico".

"Esprimo il riconoscimento della città e della provincia di Pisa - ha detto il sindaco Marco Filippeschi - vedo un programma denso e ambizioso, bello, che mostra una grande crescita della manifestazione. E' un segno dell'importanza delle istituzioni intermedie in questo periodo di transizione, un patrimonio da tutelare. Nel contesto dei tanti investimenti fatti dall'amministrazione per la valorizzazioe del territorio, puntare alla qualità, allo sviluppo rurale, al valore dei propri prodotti, è un obbligo".

Tante e variegate le iniziative, dalle degustazioni con le stelle della ristorazione al mangiar sano, senza perdere il gusto. Grazie alla partnership con la Scuola Tessieri infatti ci saranno gli 'Spazi Gourmet', con 10 appuntamenti degustativi a pranzo e a cena con la reinterpretazione di classici con prodotti locali, curati da 5 chef stellati: Luca Landi, Giuseppe Mancino, Cristoforo Trapani, Cristiano Tomei e Luciano Zazzeri. Menu di 3 portate a 22 euro (a 35 euro quelli con tartufo e mucco pisano).

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"E' un'occasione per noi - ha detto Alessio Tessieri dell'Atelier delle arti culinarie - per far conoscere la scuola, ma anche per far emergere il valore del territorio. Gli espositori incarnano la cultura e la qualità della terra, abbiamo aderito con entusiasmo. Poi non manca il fattore formativo: vista la partecipazione dei ragazzi delle scuole ci faceva piacere mostrare loro, con gli shef stellati, dove si può arrivare con il duro lavoro".

Parteciperanno infatti alla manifestazione, facendo accoglienza e lavorando a tutto tondo sul campo, i ragazzi dell'alberghiero Matteotti. "Partecipiamo dal primo anno - ha ricordato il dirigente Salvatore Caruso - con questa esperienza veramente utile di alternanza scuola-lavoro. I nostri ragazzi sono infatti gli operatori del futuro. E' importante mettersi alla prova in una manifestazione con così tanta gente e in rapporto con quelli che saranno un giorno clienti o datori di lavoro".

Per l'Università era presente il professor Piero Marchetti, responsabile del corso di laurea in dietistica: "Vogliamo sfatare il concetto della 'dieta strappalacrime', si può mangiare sano con gusto, senza 'soffrire'. Inoltre è giusto che l'Università si contamini, si metta in gioco con le sue competenze. Torneranno quest'anno i questionari alimentari, che hanno fatto da base anche a due tesi di laurea. L'obiettivo è aumentare la consapevolezza che il cibo va goduto e insieme può essere anche salutare".