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Cronaca Santa Maria a Monte / Strada Provinciale 5 Francesca

Frana sulla Francesca: diminuiscono gli euro ma resta l'incognita dei tempi

La Provincia di Pisa ha rivalutato la stima economica per la messa in sicurezza definitiva della strada interessata dal cedimento del versante sovrastante. Intanto i cittadini hanno annunciato il blocco del traffico

SP 5 Francesca verso un progetto di sistemazione definitiva del versante in frana e verso (passaggio intermedio) la riapertura a senso unico alternato. Questa la direzione intrapresa dalla Provincia di Pisa al termine della settimana che ha visto la conclusione, sul fronte del cedimento, di quelle indagini supplementari dalle quali si attendevano i dati conoscitivi utili appunto a stabilire l’orientamento da assumere e dunque la risposta da fornire ai cittadini della zona.
Di quei dati conoscitivi l’analisi puntuale sarà precisata nei prossimi giorni, consentendo a quel punto anche di fissare la tempistica delle tappe che scandiranno il percorso. Definito (a grandi linee) è comunque lo scenario operativo al quale stanno lavorando gli uffici dell’amministrazione provinciale, l’impresa affidataria degli interventi di somma urgenza tuttora in corso (rimozione terra smottata e installazione elementi di protezione) e il progettista interpellato di proporre la soluzione tecnica con cui mettere in atto gli obiettivi accennati.

"Si tratta di un lavoro di predisposizione organizzativa tutt’altro che facile - fanno sapere dalla Provincia - perché oltre agli aspetti ingegneristici, occorre far quadrare quelli finanziari: il cui equilibrio è indispensabile per far sì che ogni intento sia realmente fattibile. E dunque la Provincia, imboccata la rotta verso la 'sistemazione definitiva', ha anzitutto eseguito una rimodulazione dei costi inizialmente ipotizzati, verificando ogni economia possibile e portando la stima di massima da 2 milioni a 900mila euro. Un valore già comunicato alla Regione Toscana e partendo dal quale si conta di poter aumentare sensibilmente le possibilità di averne il finanziamento dalla Regione stessa: fattore indispensabile per la cantierabilità dell’idea".

Il cammino, pur dopo il dimagrimento dei costi, rimane comunque oneroso e caratterizzato da variabili che potranno influenzarne lo svolgimento (le condizioni di sicurezza ad esempio andranno sempre verificate, passo per passo, rappresentando il requisito imprescindibile per qualunque avanzamento dei lavori). Comunque sia, l’appuntamento più imminente è, come accennato, quello (da qui a qualche giorno) con l’acquisizione delle valutazioni dettagliate degli esiti delle verifiche effettuate questa settimana: momento che permetterà di indicare modalità e tempi, anzitutto, della riapertura della SP Francesca, intanto, a senso unico alternato, come auspicato da residenti e utenti dell’area.

Frana sulla Provinciale Francesca: il punto

I CITTADINI. Intanto però i residenti della frazione di Montecalvoli sono arrivati al limite massimo di sopportazione e hanno annunciato (in realtà prima della comunicazione della Provincia) una manifestazione di protesta per il prossimo sabato 18 maggio, nel caso in cui la Francesca non fosse ancora stata riaperta. "Senza ulteriore preavviso attueremo per protesta il blocco del traffico di una delle più importanti arterie di comunicazione della zona - fa sapere Alessandro Tantussi a nome di un comitato di residenti - I residenti, i commercianti, gli imprenditori locali che subiscono pesantissime conseguenze a seguito della  interruzione della via Francesca sono tutte persone per bene, gente mite e rispettosa delle istituzioni, gente che mai si sognerebbe di mettere in atto forme di protesta violente. A questo punto però viene il sospetto che proprio la loro mitezza, lungi da essere ritenuta un pregio, possa essere percepita come una debolezza tale da autorizzare lo sconsiderato disinteresse da parte della Provincia di Pisa". "Non si tratta di persone che manifestano per la soppressione di enti inutili come le province o le Unioni dei comuni - prosegue Tantussi - si tratta semplicemente di gente che vorrebbe poter lavorare, vendere,  muoversi, recarsi a Pontedera per lavoro, studio o per esigenze di pronto soccorso. Persone che vorrebbero evitare lunghe ed onerose deviazioni. Come si può pensare che, nel mondo avanzato e tecnologico nel quale viviamo, una comunità intera possa essere trascinata da tre mesi nella disperazione e nella segregazione per una banale frana? Non si può". Vedremo ora, dopo il punto della situazione comunicato dall'ente provinciale pisano, se l'intenzione del blocco del traffico sarà mantenuta.

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