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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Vicopisano

Raffica di furti a Uliveto Terme: i cittadini hanno paura e scrivono alle istituzioni

Una raccolta firme promossa in particolare dagli abitanti di via Nazionale al centro di visite sgradite nelle ultime settimane. Attacco all'amministrazione comunale anche dal consigliere comunale della Lega Nord Giobbi

Un'escalation di furti e violenza che preoccupa e non poco i cittadini di Uliveto Terme, nel comune di Vicopisano. Così gli abitanti, 'armati' di penna, hanno indirizzato una lettera, seguita dalle numerose firme, alle autorità cittadine, Carabinieri di San Giovanni alla Vena, prefetto e sindaco, affinchè cerchino di arginare il problema.

"Facciamo presente che in data 17 novembre 2016 alle ore 18.25 circa, due personaggi non identificati chiaramente, hanno tentato il furto in almeno due abitazioni di via Nazionale in Uliveto Terme. In un'abitazione di via Nazionale, in cui domicilia una signora anziana che abita da sola, è stato perfino tolto l'allarme posizionato sopra la porta principale, ed è stato messo in un secchio pieno d'acqua molto probabilmente per renderlo inutilizzabile anche nei giorni successivi - si legge nella lettera - questo è anche segno evidente ed inquietante che un molto probabile ritorno dei due personaggi è da prevedere. In un'abitazione adiacente al civico n.18 di via Nazionale, i due sono montati sul terrazzo che dà sulla strada e solo l'intervento di persone che passavano e hanno urlato hanno fatto sì che i due personaggi si dileguassero almeno per il momento".

"E' preoccupante - prosegue la lettera - la situazione attuale alla luce di quanto accaduto lunedì 14 novembre 2016: una signora è stata minacciata con un coltello alla gola ed è stata derubata di tutti i valori che aveva in casa, a causa di questo fatto è sempre ricoverata in ospedale per gravi problemi al cuore. Anche il marito è stato ricoverato. Ci sono stati inoltre numerosi altri furti e tentativi di furto in paese che vanno a dimostrare la grave realtà in cui i cittadini si trovano: un clima di paura".
Da qui l'appello alle istituzioni: "Per evitare che accadano episodi simili, anche con conseguenze peggiori a persone che abitano in paese e non solamente in via Nazionale, siamo, come abitanti di Uliveto Terme, a richiedere che l'amministrazione comunale e le autorità preposte al controllo e alla sicurezza dei cittadini adoperino effettive e concrete misure in tutto il paese di Uliveto Terme per evitare spiacevoli conseguenze, anche gravi, agli abitanti stessi".

Sul tema sicurezza interviene anche Marrica Giobbi, capogruppo Lega Nord in Consiglio Comunale a Vicopisano. "Un’amministrazione che sottovaluta il problema della sicurezza e per questo dal 2011 ad oggi ha evitato di completare il programma di sorveglianza del territorio, mancante da San Giovanni alla Vena fino a Caprona. L’ha ritenuto così irrilevante, da non averlo inserito neanche nel programma elettorale - afferma Giobbi - con i furti perpetrati e tentati nel corso della settimana a Uliveto e nei dintorni, nelle prime ore della sera, la gente ha paura e si sente insidiata. Gli assessori al sociale, prima Ferrucci nel 2013 e poi Bertini nel 2016, senza riflettere sugli insediamenti rom in località Mezzaluna, sul confine con Caprona, senza eccepire alcunché, li hanno approvati a scatola chiusa in ambito della Società della Salute senza capire, ma a questo punto mi chiedo se ne avevano le capacità, che avrebbero potuto danneggiare i propri cittadini, che hanno accuratamente evitato d’informare della bella prospettiva. I carabinieri di San Giuliano, nel campo rom abusivo che si era installato, hanno più volte sequestrato refurtiva proveniente dalla zona. Da Mezzaluna ad Uliveto la distanza è breve. Ci si può venire anche in bicicletta e fuggire col favore delle tenebre, visto che da più di un anno è al buio una buona parte della ciclopedonale che porta al frantoio di Caprona. A Caprona si quadruplicano le vie di fuga: verso Zambra, Calci, Mezzana, o Campo e la scelta è anonima, non viene ripresa da nessuna telecamera per scelta della Giunta. Un insediamento quello in località Mezzaluna costato duecentomila euro, di cui quarantamila finanziati dai comuni che aderiscono alla Società della Salute, che si occupa tanto di rom e poco delle emergenze abitative degli italiani. Fatto sta che da quando a Mezzaluna ci sono i rom,  Uliveto e dintorni sono stati intensamente visitati. Ora che il patatrac è stato confezionato, cosa fanno il sindaco Taglioli e l’assessore alla sicurezza Taccola per difendere soprattutto il loro territorio, visto che sono di Uliveto? Chiacchiere, promesse, fumo negli occhi. Fatti zero!".
"Di fronte ad una politica fallimentare che non ha saputo investire in sicurezza, che non ha istituito il vigile di quartiere, che non fa effettuare pattugliamenti notturni ai vigili perché 'Non ci sono i soldi', ma non esita a spenderli per sostenere di tutto punto ad esempio l’associazione Urbino Taccola in progetti la cui priorità è discutibile, o per i progetti di Cittadinanza attiva, che possono passare in second’ordine rispetto all’imperativo categorico di garantire la dovuta tranquillità a gente impaurita, di fronte a queste sacrosante esigenze collettive disattese - conclude Giobbi - li invito a dimettersi e a dedicarsi ad altre occupazioni".

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