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Cronaca Pontedera / Via I Maggio

Pontedera, rubano su un'auto e nascondono refurtiva in un edificio dismesso: blitz delle forze dell'ordine

Uno dei due malviventi è stato subito arrestato dalla Polizia, l'altro invece è riuscito a scappare ed è stato rintracciato il giorno successivo in zona stazione. I clandestini usavano come ricovero un edificio di via Savonarola

Erano stati sorpresi da una pattuglia della Polizia del Commissariato di Pontedera mentre erano intenti a forzare un'auto parcheggiata in via Primo Maggio e dalla quale avevano preso il navigatore satellitare e diverse confezioni di scarpe da bambino. I due alla vista degli agenti sono fuggiti. Uno è stato subito bloccato e arrestato (E.C.A.., 40 enne, marocchino  pluripregiudicato, recidivo, clandestino, in Italia senza fissa dimora ma domiciliato a Pontedera). Dopo essere stato sottoposto a rilievi foto-dattiloscopici negli uffici della Polizia Scientifica, il rapinatore è stato associato al carcere di Pisa a disposizione dell’ Autorità Giudiziaria, con attivazione delle procedure per l’accompagnamento coattivo alla frontiera alla scadenza del periodo di detenzione. L'altro malvivente invece, sebbene riconosciuto, era riuscito a far perdere le proprie tracce.

La sua fuga però è durata poco, visto che il giorno successivo è stato rintracciato nei pressi di un negozio etnico di via Sacco e Vanzetti.

L'uomo, E.I.B., 26 anni, marocchino, clandestino e pluripregiudicato, è stato quindi denunciato, in stato di libertà, per il reato di rapina impropria in concorso, e trattenuto per un giorno intero negli uffici del Commissariato di Pontedera. Ieri, con volo di linea Pisa-Palermo, è stato coattivamente tradotto al Centro di Permanenza di Trapani per essere espulso e rimpatriato nel giro di qualche giorno.

Parte della refurtiva è stata recuperata nell’ex edificio Automar di via Savonarola, dove i due stranieri trovavano rifugio notturno. Ieri, con un intervento congiunto delle forze di Polizia cittadine, la struttura è stata sgomberata e messa in sicurezza per evitare che torni a essere centro di aggregazione di clandestini.

Tale intervento di messa in sicurezza segue di pochi giorni analoga iniziativa effettuata nei confronti di alcuni magazzini ferroviari in disuso presso la Stazione Ferroviaria che sono stati sgomberati e chiusi con opere di muratura.

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